Quando la Minetti disse: “Faletti? Un testa di c**** comunista”

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04 Luglio 2014, 17:16

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Nel 2012 “Il Fatto Quotidiano” pubblicò l’intercettazione audio in cui Nicole Minetti raccontava al padre di una cena a casa del suo fidanzato dell’epoca, Simone Giancola, alla quale era intervenuto Giorgio Faletti, scomparso oggi per un tumore. Era l’estate del 2010, il Rubygate era alle porte e la Minetti ricopriva il ruolo di consigliera regionale presso la Regione Lombardia. Faletti non le aveva fatto particolarmente simpatia. Questo il suo racconto della serata: “È venuto a cena… sai Giorgio Faletti, lo scrittore? Testa di C***o comunista, guarda. Era qua perché Simone lo conosce, è un suo amico e allora è venuto a cena. È un personaggio tutto un po’ così, un po’ strano. A un certo punto mi fa ‘Ma tu cosa fai nella vita?’ E io gli ho detto, ‘Ah, io faccio il consigliere regionale’ e lui: ‘Ma per che partito?’ Io sapevo che lui non era proprio filo-berlusconiano, però chissenefrega, l’idea politica è quella che è, uno la rispetta. Minc***a, ha iniziato: ‘No, perché…qui, lì… il sistema italiano è un regime, quelle pu***e che fanno le campagne elettorali a furia di pom***i per finire in Parlamento’. […] Infatti poi non ho più parlato per tutta la sera, sono stata zitta”. Nel novembre del 2012, ospite della trasmissione di Fabio Volo, Faletti aveva ascoltato la conversazione riportata da “Il Fatto Quotidiano” e aveva così commentato: ” A quella cena mi sono espresso in modo forse un pò fortino, anche se mediato da una certa creatività. Ma io parlavo in generale. Io non sono comunista, sono una testa di c****. L’ha detto la Minetti, eh”.

ASCOLTA L’INTERCETTAZIONE AUDIO (ESCLUSIVA “IL FATTO QUOTIDIANO”)

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04 Luglio 2014, 17:16

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