Pilar Fogliati, protagonista insieme ad Edoardo Leo del film “Follemente”, primo incasso italiano della stagione, con 16 milioni 100 mila euro per oltre 2 milioni di spettatori, si confessa in un’intervista al “Corriere della Sera”. Nata ad Alessandria 32 anni fa e cresciuta nell’hinterland romano, l’attrice commenta così il sorpasso di “Diamanti” di Ferzan Özpetek: “Avevamo tutti la sensazione di aver fatto un film con un impatto largo, di forte immedesimazione. Ma a un successo così non pensavamo”. Quando il regista Paolo Genovese l’ha chiamata, si scopre, Pilar Fogliati stava doppiando il personaggio di Ansia di “Inside Out”. “Paolo dice che se ‘Perfetti sconosciuti’ è il racconto su qualcosa dove non si può entrare, i cellulari, questo è un secondo luogo inaccessibile agli altri: la propria testa”, confida.
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Pilar Fogliati: “Il personaggio che interpreto in ‘Follemente’ mi somiglia”
Tranne che sul grande schermo, Pilar Fogliati non aveva mai sperimentato un appuntamento al buio. “Potrebbe diventare una tendenza – azzarda – Quella di dire: non usciamo, non andiamo al ristorante, abbiamo tutto qui a casa, il cinema lo abbiamo coi televisoroni, il cibo lo si ordina”. Allo stesso modo, all’attrice non è mai capitato di prendere l’iniziativa con gli uomini. “Io sono quella che fa capire, che lancia il segnale: d’accordo, puoi provarci con me. Ma il mio personaggio mi somiglia: creativa, disordinata, spontanea, un po’ insicura, cerca di metterti a tuo agio, riempie i silenzi. Però sono meno istintiva e più razionale. Ho una mia classicità”.
“Il primo appuntamento non mi spaventa anche se non ho mai usato Tinder”
Sul primo appuntamento, che in “Follemente” viene vissuto in maniera corale, Pilar Fogliati dice: “E’ la cosa più eccitante del mondo. Non mi spaventa anche se non ho mai usato Tinder, la App degli incontri, perché toglie i piccoli segreti delle persone che conosci, come se si svelasse il desiderio, la speranza. Sono una fan del mistero, non si deve sapere tutto di chi ci sta accanto”. L’attrice ammette che “Follemente” gira intorno alla solitudine: “Oggi si dà bisogno ai bisogni individuali: devo stare bene e il disagio lo evito. Ci sono più single che sostengono: la vita la prendo in mano io. La voglia di stare in coppia, che è l’unico modo di andare avanti, si è tolta”.
L’attrice, anagraficamente parlando, appartiene alla “generazione del ci sposeremo tardi e avremo figli tardi, se li avremo”. “Prendere le decisioni per sempre è tosta – sottolinea – Però siamo gli ultimi romantici, a cavallo tra i nostri genitori che sono quelli del fate figli presto e la new wave (parola orribile) che mette il proprio Io al centro. Prima ‘sta paranoia non c’era. Bisogna superare pregiudizi e preconcetti, di cui siamo imbottiti, è un’energia ferma. Dobbiamo tornare alla tenerezza fra esseri umani e alla bellezza delle differenze”.
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Chi è il fidanzato di Pilar Fogliati
Delle scene di sess0 interpretate in “Follemente”, Pilar Fogliati dice: “Provavo imbarazzo quando le ha viste mio padre. L’ha presa alla larga, mi ha detto: figlia mia, comunque sei sempre elegante. Poi quando Paolo mi diceva azione e di fronte hai trenta persone e tu devi fingere e gemere ah ah, beh non è una passeggiata. Al mio fidanzato non hanno fatto piacere, è intelligente e non rompe mai. Lavora nel settore energetico, mi dice che devo dire così”. L’attrice è sentimentalmente legata da più di cinque anni a Severiano Recchi con cui di recente è andata a convivere.
