Paola Perego ha accettato l’invito di Silvia Toffanin a raccontarsi nel salotto di “Verissimo”. La conduttrice ha parlato della sua carriera quarantennale, della vita privata e dei recenti problemi di salute che l’hanno costretta a subire un intervento per l’asportazione parziale di un rene a causa di un tumore. “Ci hai fatto prendere uno spavento”, esordisce Silvia Toffanin. “Sono reduce da un cancro, non è stato un momento facile – svela l’ospite – ma adesso le cose stanno andando bene. Piano piano mi riprendo”. Paola Perego ha comunicato la sua malattia su Instagram: “Ho fatto questo post solo con una scritta non tanto perché io ami condividere i dettagli della mia vita, ma per ricordare quanto sia importante la prevenzione. Solo facendo prevenzione ho scoperto di avere questo carcinoma renale, altrimenti non me ne sarei accorta e probabilmente si sarebbe ingrandito”.
“La prevenzione può davvero salvare la vita – insiste la conduttrice di “Citofonare Rai2” – Mi sentivo di condividere questo messaggio importante. Perché io mi sento anche una privilegiata perché posso fare tutti i controlli privatamente quindi riesco ogni anno a farmi il check up, questa non è una fortuna per tutti, mentre credo dovrebbe essere un diritto di tutti”.
“Sono quelle cose che pensi possano accadere solo agli altri”
Paolo Perego racconta come ha scoperto di avere una neoplasia: “Ho fatto un normalissimo controllo e hanno visto una cosa che non andava tanto bene al rene. Mi hanno fatto un altro esame e la diagnosi è stata subito carcinoma. Io non ho realizzato subito, esorcizzavo. A me non era mai capitato, era successo a persone della mia famiglia, ma non a me. L’ho capito dopo l’intervento. Sono quelle cose che pensi possano accadere solo agli altri e quando tocca a te è abbastanza scioccante”. “Solo adesso sto elaborando il fatto di avere avuto un cancro – svela – e non è facile, però mi dicono che è normale. Ho avuto la fortuna di avere amici medici e di chiamare il migliore, di subire un intervento in tempi brevi. Anche questa è una fortuna che secondo me tutti dovrebbero avere”.
“Mi hanno asportato una parte del rene perché era circoscritto – racconta ancora – I miei figli erano spaventati, ma a loro avevo detto che era una cisti benigna. Solo dopo hanno saputo che si trattava di un cancro. È stata una bella paura”. “Queste esperienze ti cambiano profondamente – aggiunge – ma è passato solo un mese e non ho ancora capito quanto. Ad esempio mi sono allontanata molto dai social, non ero molto appassionata prima, ma adesso la trovo una cosa così futile”.
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“Di aver fatto uso di psicofarmaci l’ho ammesso dopo 25 anni”
Paola Perego torna a parlare degli attacchi di panico di cui ha sofferto per più di 20 anni, ma che adesso sono passati: “Da quando sono venuta da te a parlarne, hanno iniziato a scrivermi tante persone che mi chiedono consigli su come curarsi e mi piace molto comunicare con loro e provare a dare una mano a chi sta passando quell’inferno”. “Gli attacchi di panico erano invalidanti – ammette – Di aver fatto uso di psicofarmaci l’ho detto dopo 25 anni, una volta che ne sono uscita, non mentre li prendevo. Sono riuscita ad andare avanti solo con quelli e con la psicoterapia, altrimenti non ce l’avrei fatta. Andavo a lavorare sotto effetto di farmaci, poi stavo a casa ad aspettare il prossimo attacco. Uscire di casa, aumentava la paura. Ti appiattiscono le emozioni infatti mi dicevano che ero fredda”.
“Non ho mai pensato di mollare il lavoro – spiega – perché non avrei saputo come arrivare a fine mese. Non riuscivo ad uscire di casa, prendere un aereo, o prendere una macchina, per la paura che mi venisse. Quando ne esci però sei una persona migliore perché ti conosci e sai cosa vuoi e cosa non vuoi. Ti dimentichi che li hai avuti, dopo recuperi tutto il tempo passato. Dopo è tutto molto più bello, c’è più consapevolezza”.
“Mia figlia ha chiamato i suoi figli come mia madre e mio padre”
Paola Perego ricorda anche il padre venuto a mancare nel 2020: “Salutarlo è stato molto doloroso, mi manca molto però penso che lui ha avuto una vita meravigliosa nonostante la fatica del suo lavoro. Lui ha fatto il muratore, il falegname. A 88 anni andava ancora in bicicletta. Aveva avuto il Covid, è guarito ma gli ha lasciato problemi cardiaci. Il giorno di Santo Stefano ha cenato, bevuto un bicchiere di vino, è andato a letto e non si è più svegliato. E’ morto nel sonno, aveva 90 anni”. “Io lo sento più vicino ora di prima – confida – lui c’è, io gli parlo, lo sento. A casa mia abbracci non se ne davano, loro erano molto pratici, ma l’amore lo sentivi lo stesso”. Poi aggiunge: “Mia mamma invece sta bene, vive nel suo ambiente e ora è anche bisnonna. Mia figlia ha chiamato i suoi figli come loro, Alice e Pietro. Lei era legatissima ai nonni, che l’hanno cresciuta”.
“Non credo che quello con mio marito sia un amore speciale, è normale”
Accanto a Paola Perego, ormai da 26 anni, c’è il marito Lucio Presta, il noto agente di tanti volti del mondo dello spettacolo. “Lui è molto accudente. Quando ho subito l’intervento, non mi ha lasciata sola un attimo – racconta – Solo dopo ho scoperto quanto sia stato male per me. Me lo hanno detto anche i nostri amici. Capisco che ti senti impotente, credo che lui sia stato peggio di me”. “Come lo definiresti il vostro amore?”, chiede Silvia Toffanin: “Non credo sia un amore speciale il nostro – precisa Paola Perego – credo sia un amore come tanti altri, dove litighi, non ti sopporti, ma poi sicuramente facciamo fatica a stare lontani. C’è grande rispetto”. “Io non credo nel matrimonio perfetto – aggiunge – nei rapporti dove non si litiga mai, abbiamo due caratteri forti e diversi però siamo ormai l’uno il punto di riferimento dell’altro”. “Cosa ti auguri?”, domandaSilvia Toffanin. “La salute – risponde Paola Perego – Se stai male non ti godi niente. Quindi sì, auguro tanta salute a tutti”.