Oscar 2013, da Argo a Ang Lee |Tutti i premi dell’85° edizione

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25 Febbraio 2013, 11:05

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Oscar 2013, Michelle Obama in diretta dalla Casa Bianca

LOS ANGELES –  Si è conclusa con qualche intoppo e qualche ferito la cerimonia degli Academy Awards 2013, che verrà ricordata a lungo per l’ospite più illustre che abbia mai preso parte agli Oscar: l’emozione più forte è arrivata infatti al momento della premiazione del miglior film di questa 85esima edizione. Il vincitore è Argo, il film di Ben Affleck che ha spazzato via le speranze dell’acclamatissimo Lincoln, e a proclamarlo è stata la First Lady Michelle Obama direttamente dalla Casa Bianca.

Lincoln, il colosso targato Steven Spielberg, invece ha subito una pesante doccia fredda, conquistando soltanto due delle statuette a cui ambiva: la più prestigiosa è il riconoscimento per la prova interpretativa di Daniel Day Lewis, cinquantacinquenne al terzo Oscar in carriera. Ed è forse il più commosso sul palco, quando dichiara “So di aver ricevuto molto di più di quello che meritavo nella mia vita, grazie Academy”. Lincoln ha conquistato anche la miglior scenografia, grazie a Jim Erikson e Rick Carter.

E se Spielberg è il grande deluso di questa edizione, Ang Lee è di certo il più entusiasta: il suo “Life of Pi – Vita di Pi ha conquistato ben quattro Oscar: miglior regia, miglior colonna sonora (Mychael Danna), migliore fotografia (Claudio Miranda) e Migliori effetti speciali (B. Westenhofer, G. Rocheron, E. De Boer, D.R. Elliott. Tre invece le statuette vinte da Les Miserables: la meravigliosa Anne Hathaway conquista il premio come miglior attrice non protagonista, aiutata dal miglior trucco e acconciatura e dal miglior sonoro.

La migliore attrice protagonista invece ha regalato l’altra grande emozione della serata: la giovane Jennifer Lawrence, interprete del film “Il lato positivo”, fasciata in un bello e scomodo abito Dior bianco con strascico, un po’ per l’emozione un po’ per l’abito stesso inciampa nel raggiungere il palco per prendere la statuetta. La platea di Los Angeles però l’ha premiato: tutti in piedi per una standing ovation.

Django Unchained ha invece conquistato due statuette, ma decisamente importanti: Quentin Tarantino manca la statuetta della miglior regia ma si consola con quella della miglior sceneggiatura originale scritta, mentre Christoph Waltz, quello che potremmo definire ormai il suo attore di punta, sbaraglia i concorrenti e conquista l’Oscar come miglior attore non protagonista per la seconda volta in tre anni, e con lo stesso regista.

Sorprese invece tra i film di animazione, con la vittoria del film Pixar Ribelle-The Brave: i più accreditati fino ieri erano Ralph Spaccatutto e il Frankenweenie di Tim Burton. Tutto come previsto invece per il miglior cortometraggio d’animazione, con la vittoria di Paperman. Statuetta scontata invece per Adele, con la sua Skyfall premiata come migliore canzone. Altrettanto scontata la premiazione della migliore opera straniera: Amour di Michael Haneke batte tutti per film e grazie all’attrice, una incredibile Emmanuelle Riva, che a 85 anni dà lezione a tutte per eleganza e bravura.

Il film trionfatore di questa 85° edizione ha conquistato anche i premi di miglior sceneggiatura non originale, scritta da Chris Terrio, e il miglior montaggio di William Goldenberg: Ben Affleck ha dimostrato di aver raggiunto la maturità, ma le statuette di Argo sollevano le polemiche da Teheran. Un film eccessivamente anti-Iran secondo il paese: due agenzie di informazione, la Meher e la Fars, hanno parlato di motivazioni politiche per la scelta del film.

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25 Febbraio 2013, 11:05

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