Nic Bello fa il suo monologo a Le Iene dedicato ai genitori

Nic Bello, il toccante monologo a Le Iene: “La mia più grande paura? Riconoscere di essere orfano”

Germana Bevilacqua

Nic Bello, il toccante monologo a Le Iene: “La mia più grande paura? Riconoscere di essere orfano”

| 22/03/2023
Nic Bello, il toccante monologo a Le Iene: “La mia più grande paura? Riconoscere di essere orfano”

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Nic Bello, inviato de “Le Iene”, si presta al rito del monologo e parla a cuore aperto delle sue paure e delle fragilità. Poche parole che raccontano la sua vita dopo la scomparsa dei genitori, morti a distanza di 4 anni l’uno dall’altra, quando la Iena era ancora giovanissima. “Da grande diventerò un regista famoso – esordisce – Questo è quello che mi ripetevo. Cosi mi sono trasferito a Los Angeles, dove la mia storia sarebbe diventata un film di successo. Ma ho fallito. Una notte, nella mia casa a West Hollywood ho avuto un attacco di panico. Il cuore ha iniziato a battere fortissimo. Ho pensato di morire. Peggio, di morire da solo. E arrivata un’ambulanza, e i paramedici mi han detto: ‘Non ha niente, torni a casa, altrimenti le addebitiamo 600 dollari per la chiamata’. Sono rimasto in mutande nel mezzo alla strada. Non mi sono mai sentito così fragile”.

Nic Bello (Foto da Instagram)

“Mia sorella mi ha fatto da padre, da madre e da figlia”

Poi la dedica d’amore a quel che resta della sua famiglia: la sorella. “Per più di trent’anni non mi sono mai fermato, una corsa senza pace per fuggire dalla mia più grande paura: riconoscere di essere orfano – racconta – Il giorno in cui mio padre è morto, quattro anni dopo la morte di mia madre, è rimasto congelato dentro la mia pancia di adolescente. Ho scelto di non viverlo, per non soffrire. Tagliato tutte le emozioni, quelle brutte e quelle belle, ma la vita senza emozioni è come un film in bianco e nero. Ho una sorella che mi ha fatto da madre, da padre e ogni tanto anche da figlia, perché quando i tuoi non ci sono più devi spostare su chi resta la tua necessità di amare e di essere amato. Questo oggi l’ho capito, l’ho accettato. Resto un orfano ma sento di aver ritrovato i colori”.
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Nic Bello (Foto da Instagram)

Il post dedicato al padre: “Vivi in me e in tutto ciò che faccio e attraverso la mia creatività”

Nic Bello è uno degli inviati più originali de “Le Iene” e, prima di approdare nel famoso programma di Italia 1, lavorava già come artista e film maker. E’ molto riservato per quanto riguarda la sua vita privata ma la moglie Valentina è spesso presente nei suoi scatti su Instagram. Nato il 16 febbraio del 1981 a Torino, Nic Bello ha lavorato a lungo come direttore della fotografia. Poi ha iniziato a postare alcuni dei suoi video sulle piattaforme social ed è stato notato dalla redazione de “Le Iene” che lo ha scelto come inviato. A instillare in lui la passione per il cinema è stato il padre con cui fin da bambino ha realizzato alcuni cortometraggi. Con lui divideva tante passioni e la morte del genitore lo ha molto segnato. “Sei e sarai sempre vivo perché hai saputo influenzare tutti quelli che ti hanno conosciuto con il tuo immenso amore, la tua umiltà e il tuo valore. Vivi in me e in tutto ciò che faccio e attraverso la mia creatività io dialogo con te, ricordando i ‘filmini’ fatti insieme, i giochi e i disegni. Ti scrivo oggi dal mio primo studio che per onorare la tua educazione all’arte e alla creatività ho deciso di chiamare con il tuo soprannome: Dado”, ha scritto Nic Bello in un suo post sui social dedicato proprio al padre scomparso.


Pubblicato il 22/03/2023 14:23

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