Morta Ada d'Adamo, era candidata al Premio Strega 2023

Morta Ada d’Adamo, aveva 55 anni ed era candidata al Premio Strega: il libro resta in gara

Daniela Vitello

Morta Ada d’Adamo, aveva 55 anni ed era candidata al Premio Strega: il libro resta in gara

| 02/04/2023
Morta Ada d’Adamo, aveva 55 anni ed era candidata al Premio Strega: il libro resta in gara

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Ada d’Adamo, autrice del romanzo edito da Elliot, si è spenta a 55 anni nella sua casa romana. Lottava da tempo contro un tumore che le era stato diagnosticato nel 2017. Lascia il compagno Alfredo e la loro bimba Daria nata con una rara malformazione cerebrale. Nel suo romanzo d’esordio “Come d’aria”, che soltanto giovedì scorso era stato annunciato tra i dodici finalisti al Premio Strega 2023, Ada d’Adamo parla di disabilità e del tumore che l’aveva colpita. “Che la terra – la vita su questa Terra – ti sia lieve, mi auguro per te, ogni giorno. E all’auspicio segue l’azione, ché solo sperare non basta. Sei Daria, sarai D’aria”, sono le parole con cui nel libro Ada d’Adamo saluta la figlia affetta da una grave malattia congenita.

Ada d’Adamo (Foto Facebook)

“Quando hai un figlio disabile, fai tutto al posto suo”

Nata a Ortona, in Abruzzo, Ada d’Adamo era laureata in Discipline dello Spettacolo, diplomata all’Accademia Nazionale di danza e aveva scritto vari saggi sul teatro e sulla danza contemporanea. “La mia danza personale con Daria è una danza che continuo a danzare ogni giorno della nostra vita”, ha scritto nel libro. Ada d’Amico non aveva potuto fare a meno di riflettere sulla beffa di avere una figlia con “un corpo completamente fuori controllo, una schiena e una testa incapaci di stare dritte”, mentre lei con la danza era abituata a “tenere sotto controllo anche un mignolo”. “Quando hai un figlio disabile – racconta nel libro – cammini al posto suo, vedi al posto suo, prendi l’ascensore perché lui non può fare le scale, guidi la macchina perché lui non può salire sull’autobus. Diventi le sue mani e i suoi occhi, le sue gambe e la sua bocca. Ti sostituisci al suo cervello”.

Ada d’Adamo (Foto Facebook)

La diagnosi implacabile: “Ce ne ho messo di tempo per capire”

Con la malattia le cose erano cambiate anche per lei: “Il mio corpo sperimenta, seppur in misura ridotta, i limiti del tuo. Prima li conoscevo, li sentivo, li toccavo attraverso te; poi ho incominciato via via ad incorporarli”. “Ce ne ho messo di tempo per capire – ha scritto nel libro a proposito della sua malattia – Anche dopo il referto inequivocabile della TAC, la mia mente si rifiutava di svolgere quella piccola matassa che m’era cresciuta nel petto e tirare il filo dalla causa all’effetto, fino al tessuto che s’era strappato nella schiena”. A dare la notizia della sua scomparsa sui social è stata la sua casa editrice: “Siamo molto addolorati per la scomparsa della scrittrice Ada d’Adamo, che da pochi mesi aveva pubblicato con noi il suo meraviglioso Come d’aria. Difficile trovare le parole giuste, ci stringiamo forte ad Alfredo e a Daria, e a tutte le persone a lei care”.
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Ada d’Adamo (Foto Facebook)

Gli organizzatori del Premio Strega: “Non c’è stato il tempo di conoscerla”

Gli organizzatori del Premio Strega hanno fatto sapere che, come da regolamento, il romanzo “Come d’aria” resta in gara per la LXXVII edizione: “La morte di Ada D’Adamo ci rattrista profondamente. Non c’è stato il tempo di conoscerla, eppure l’abbiamo amata grazie al suo libro. Nel presentare al pubblico ‘Come d’aria’ Elena Stancanelli, che lo ha proposto al Premio Strega, ha detto che ‘incontrare questa storia è un dono’. Ecco, è una consolazione sapere che le parole della scrittrice potranno continuare a raggiungere i suoi lettori. Ai suoi cari va l’abbraccio commosso di tutto il Comitato direttivo del premio”.

Catena Fiorello (Foto Facebook)

Catena Fiorello: “Il minimo che possiamo fare è leggere il suo libro”

“Io non conoscevo la scrittrice Ada d’Adamo – ha scritto sui social Catena Fiorello, la sorella scrittrice di Rosario e Giuseppe – ma la notizia della sua morte mi ha lasciato un senso di tristezza e angoscia fortissimo. Aveva la mia età, ha scritto questo libro importante, selezionato per il Premio Strega. Il minimo che possiamo fare per renderle una carezza sarà leggerlo quanto prima e farle arrivare il calore che non so se servirà a qualcosa, ma in queste circostanze credo sia un segnale di umanità necessario, e fors’anche dovuto, visto che lei ha parlato a noi con grande coraggio di dolore, amore e malattia. Che restino la luce e il potere delle sue parole a ricordarci di lei”.

Pubblicato il 02/04/2023 13:51

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