25 Aprile 2021, 14:37
2' DI LETTURA
“Mia madre Milva non è morta per Covid, ma di una malattia neurologica e degenerativa che non era però Alzheimer. Una patologia forse legata alla vita intensa e ricca di impegni e sfide artistiche continue, a una specie di stanchezza antica e profonda”.
A parlare così in un’intervista al “Corriere della Sera” è Martina Corgnati, figlia di Maria Ilva Biolcati, in arte Milva, scomparsa ieri a 81 anni. “Nonostante i numerosi problemi di varia natura riusciva comunque a capire e a gioire – aggiunge – L’intervista del Corriere per i suoi 80 anni l’aveva riempita di gioia”.
La madre, svela la Corgnati, le ha insegnato “a essere molto responsabile. Poi l’etica sul lavoro, rigore, attenzione. E a cercare sempre l’eccellenza”. “Era esigente prima di tutto con se stessa – confessa – Temeva la mediocrità e la superficialità. Se aveva paura? In continuazione. Temeva sempre di non essere all’altezza del ruolo”. “Quando lavoro penso a lei, alla sua coerenza e alla sua passione – confida – Amare la bellezza, amarla fino in fondo senza riserve”.
Nel 2010, la “Rossa” della canzone italiana aveva annunciato su Facebook con una lettera il suo addio alle scene: “Dopo cinquantadue anni di ininterrotta attività, migliaia di concerti e spettacoli teatrali sui palcoscenici di una buona metà del pianeta, dopo un centinaio di album incisi in almeno sette lingue diverse, ho deciso di mettere un punto fermo alla mia carriera (…) che credo grande e unica, non solo come cantante ma come attrice ed esecutrice musicale e teatrale (….). Ho deciso di abbandonare definitivamente le scene e fare un passo indietro”.
Pubblicato il
25 Aprile 2021, 14:37