Meccanico trans molla moglie e sette figli: “Mi sento una bambina”

Meccanico trans molla moglie e sette figli: “Mi sento una bambina”

Germana Bevilacqua

Meccanico trans molla moglie e sette figli: “Mi sento una bambina”

| 25/02/2023
Meccanico trans molla moglie e sette figli: “Mi sento una bambina”

2' DI LETTURA

Un meccanico trans di Toronto è protagonista di una storia incredibile. Il 59enne Stefonknee Wolscht, questo il suo nome, ha deciso di mollare la moglie e i suoi sette figli in quanto si sente una bambina. L’uomo si sente a disagio nel suo ruolo di marito e padre, ma soprattutto nel suo corpo perché dentro di lui ha la percezione di avere i sogni, i bisogni e i desideri di una bambina. La sua storia è stata raccontata dal “Daily Star”. Stefonknee, dopo tante vicissitudini, ha conosciuto su un sito fetish Adrian e Serena, una coppia poligama, e ha rivelato loro che si percepisce come una bambina, talvolta anche di sei anni. Loro lo hanno accolto in casa. Li chiama proprio “mamma e papà”. Guida ancora e beve caffè, ma in casa obbedisce ai “genitori” adottivi. Sono loro a dirgli come deve vestirsi o cosa fare durante la giornata come giocare con le bambole, colorare o fare un puzzle.

A sinistra Stefonknee con la ex moglie, a destra come è adesso

La moglie aveva scoperto le sue tendenze prima del matrimonio

Ma andiamo con ordine. Stefonknee Wolscht aveva alle spalle 23  anni di matrimonio e lavorava come meccanico. All’età di 46 anni ha iniziato la sua transizione, il passaggio successivo è stato lasciare il lavoro e la famiglia. Nel 2009 lasciò la moglie Maria, sposata nel 1986, e i 7 figli anche se lei aveva scoperto le sue tendenze prima del matrimonio. La maglie lo aveva visto sfogliare un catalogo di lingerie da donna: “Le rivelai che non stavo guardando le donne, stavo guardando i vestiti, e andò a comprarmi alcuni abiti” racconta l’uomo. Quando però dal travestitismo Stefonknee andò oltre e passò a cure ormonali per la transizione “mia moglie mi chiese o di smetterla o di andarmene. Pensava che fossi troppo coinvolta con la comunità trans”.
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Stefonknee ha tentato due volte il suicidio

Stefonknee perse il lavoro perchè nessuno voleva accettare la sua nuova identità e tentò il suicidio. A questo punto la moglie chiese un ordine restrittivo per impedirgli di vedere i figli. L’uomo violò l’ordine restrittivo e finì anche in prigione, ma nel 2019 è riuscito a rivedere uno dei suoi figli. Alcuni di loro lo avrebbero accettato. Nel 2012 fu invitato al matrimonio della figlia. Un invito che l’uomo non ha potuto accettare in quanto le condizioni poste erano per lui umilianti. Avrebbe dovuto vestirsi da uomo, non avrebbe dovuto parlare con la famiglia e avrebbe dovuto sedersi in fondo alla chiesa. Poche ore più tardi Stefonknee provò nuovamente a togliersi la vita. La sua comunità pensava che fosse “posseduto dal diavolo”.  “Non posso negare di essere stato sposato – ha dichiarato – Non posso negare di avere figli. Ma adesso sono andata avanti e sono una bambina. Non voglio essere un adulto in questo momento. È un nuovo inizio. Ho due genitori e adesso mi è permesso di essere esattamente quello che sono”.

Pubblicato il 25/02/2023 11:25

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