Uno sguardo di troppo del marito ha scatenato l’ira di una donna all’interno di un supermercato. La storia risale al novembre del 2018. Teatro dell’aggressione è stato un supermercato di Cocquio Trevisago, in provincia di Varese. Una donna ha spinto la testa con violenza contro il monitor a una cassiera perché il marito, a suo dire, la stava guardando “troppo”. La donna, come riporta il “Corriere della Sera”, si è subito accorta accorta dell’atteggiamento sconveniente del marito. A quel punto, ha architettato un piano: ha chiesto alla giovane cassiera di controllare lo scontrino e appena la ragazza ha abbassato lo sguardo le ha sbattuto la testa contro la cassa.
La moglie, non contenta, ha anche minacciato la cassiera: “Ti aspetto fuori”
Un gesto fulmineo e inaspettato che ha lasciato tutti sgomenti. A causa della violenza del colpo ricevuto, la cassiera ha perso i sensi. La scena incredibile è stata ripresa dalle telecamere del supermercato. I filmati sono poi stati affidati ai carabinieri che hanno avviato un’indagine. Ora per la moglie gelosa e aggressiva è arrivata la sentenza di condanna. La donna è stata costretta a pagare un’ammenda di mille euro oltre alla provvisionale di altri mille. Per lei l’accusa è di lesioni personali e di minaccia dal momento che la condannata aveva detto alla giovane: “Ti aspetto fuori”. La vittima dell’aggressione, a causa del brutto trauma, è stata trasportata in ospedale dove le è stata certificata una prognosi di 5 giorni per cervicalgia post traumatica e contusione frontale.
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La cassiera: “Non ricordo neppure che il compagno di quella cliente mi avesse guardata”
La moglie gelosa è una donna di 49 anni, di origine sudamericana ma residente a Cocquio Trevisago. La sua reazione è stata talmente violenta e spropositata che la vittima ha deciso che continuerà la causa in sede civile per chiedere il risarcimento. Dopo la sentenza, la vittima ha dichiarato al “Corriere della Sera”: “Non ricordo neppure che il compagno di quella cliente mi avesse guardata, ma credo che la vicenda sia riconducibile ad un profondo malessere vissuto da questa donna, che si è presentata alle casse in maniera maleducata, agitata, offendendomi pesantemente e alla fine colpendomi con violenza”. La giovane ha poi precisato che la donna necessita di un aiuto per il suo disagio.