L’ex primatista azzurro è stato stroncato da un cancro a 40 anni
- Lo scorso ottobre, era diventato padre di Elio
- Il tumore scoperto mentre Silvia apprendeva di essere incinta
- “Faceva la chemio e andava a dormire a casa di sua madre”
“Buonanotte Angelo mio! Grazie per tutte le cose spettacolari che abbiamo vissuto assieme… grazie per il dono più grande che mi hai lasciato… grazie per esser stato semplicemente te stesso! TI AMO ORA E PER SEMPRE”. Con queste parole Silvia Stibilj, campionessa di pattinaggio a rotelle, ha salutato il marito Alessandro Talotti, ex azzurro di salto in alto, stroncato a 40 anni da un cancro che non gli ha lasciato scampo.

Talotti ha nascosto la malattia alla moglie
Sei volte primatista italiano di salto in alto con 2.32 metri, Talotti ha nascosto a Silvia la malattia per proteggerla durante la gravidanza. Lo scorso 30 ottobre, è nato Elio, frutto del loro amore. “All’inizio di febbraio del 2020 eravamo entrambi in ambulatorio per degli esami medici – ha confidato la Stibilj al “Corriere della Sera” – Io scoprii di essere incinta di Elio, nostro figlio, lui di avere un tumore raro e già diffuso all’intestino”.

“Faceva la chemio e andava a dormire a casa di sua madre”
Alessandro Talotti ha detto a Silvia “la verità solo quando non poteva più nasconderla”. “Si inventava piccoli malesseri allo stomaco causati allo stress e dal tanto lavoro – ha raccontato la donna – Spiegava che tutto si sarebbe risolto presto. Era il suo modo di proteggere la mia gravidanza. Faceva la chemio e poi andava a dormire a casa di sua madre perché io non mi accorgessi che stava male. La scusa era che non voleva rischiare di contagiarmi con il Covid che in quei giorni dilagava in tutta Italia. Ha sofferto in solitudine per proteggermi: l’ho amato e lo amerò sempre anche per questo”.

“A nostro figlio racconterò chi era suo padre”
L’atleta è stato accanto al figlio solo per pochi mesi. “Alessandro l’ha riempito di coccole fino all’ultimo momento – ha svelato Silvia Stibilj – e io ho fatto mille fotografie di loro due assieme. A nostro figlio racconterò chi era suo padre, non come atleta, perché quello potrà leggerlo nei ritagli di giornale o impararlo dai video, ma come promotore instancabile dello sport nelle scuole e tra i ragazzi del Friuli-Venezia Giulia che voleva strappare dai videogiochi e dal divano”.

Le nozze poco prima di morire
Lo scorso 7 maggio, poco prima di morire, Alessandro Talotti ha sposato la madre di suo figlio “nell’ultimo momento in cui era possibile farlo con lui cosciente”. “Alessandro quel giorno era felice come un bambino – ha ricordato la moglie – perché al nostro matrimonio teneva tantissimo. Non credo che possa esistere un’altra persona pura e leale come lui”.

“Ha interrotto le cure sperimentali ma non è stata una resa”
L’atleta “aveva deciso di sospendere tutte le cure sperimentali tre settimane fa, rendendosi conto che l’asticella era ormai troppo alta per le sue condizioni fisiche. La sua è stata una scelta, non una resa. Se n’è andato a casa nostra, non in ospedale, se n’è andato senza soffrire e soprattutto senza rabbia, dopo aver affrontato la malattia con lo stesso spirito con cui gareggiava alle Olimpiadi. Ti alleni per vincere, sai che puoi perdere ma se hai lottato con tutte le tue forze devi soltanto accettare serenamente il risultato”.