Quattro anni fa, durante un’intervista, Lele Mora ricevette la chiamata di un medico che lo informava di essere affetto da un tumore maligno posizionato tra un rene e un polmone. Superato quel problema di salute ma anche i guai giudiziari che lo hanno visto scontare una lunga condanna in carcere, una nuova tegola si è abbattuta sulla testa dell’ex agente dei vip. A raccontarlo è lui stesso in un’intervista al settimanale “Diva e Donna”.
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“Mi sono fatto da parte perché sono stato molto male e mi devo curare”
“Non sono sparito perché non mi volevano più, mi sono fatto da parte perché sono stato molto male e mi devo curare: soffro di demenza senile”, svela. “Sono rimasto in carcere un anno e mezzo, sono stato addirittura in isolamento – prosegue -Mentre il resto della condanna l’ho scontata in affidamento ai servizi sociali nella comunità Exodus di don Mazzi. Ora non ho più carichi pendenti con la giustizia, ma non sono tornato a lavorare, mi devo curare, l’ultima botta è stata dura, ed è arrivata dopo che ero già stato operato, con successo, per un tumore tra il polmone e il rene, e dopo avere scoperto di essere diabetico”.
“L’unica mia speranza è che la malattia cammini piano piano”
Lele Mora ha intrapreso un percorso di cure nella speranza di rallentare il più possibile il processo neuro-degenerativo che ha già intaccato la sua memoria a breve termine. “A volte mi dimentico che cosa ho fatto poche ore prima, mentre ricordo bene tutto il passato – spiega – è l’inizio della demenza senile e l’unica mia speranza è che la malattia cammini piano piano”. Lo scorso 14 giugno l’ex manager dei vip ha partecipato ai funerali di Silvio Berlusconi. “Abbiamo perso un grande uomo sotto tutti i profili: politico, sportivo e umano – ha dichiarato al suo arrivo nel Duomo di Milano come riporta il “Corriere della Sera” – Per me è stato come aver perso una persona di famiglia. Anche se bistrattati e a volte maltrattati rifarei tutto: uno così, come Silvio Berlusconi, non si lo trovi più”.