Lascia un posto da ingegnere per vendere gelati

Lascia un posto da ingegnere per vendere gelati: “Non riuscivo a stare in ufficio”

Germana Bevilacqua

Lascia un posto da ingegnere per vendere gelati: “Non riuscivo a stare in ufficio”

| 05/04/2024
Lascia un posto da ingegnere per vendere gelati: “Non riuscivo a stare in ufficio”

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Cambiare vita si può, basta volerlo. Lo sa bene un ingegnere 32enne che ha deciso di lasciare il certo per l’incerto pur di sentirsi felice e realizzato. Il suo nome è Michele Arnoldi e vive a Dervio, in provincia di Lecco. L’uomo ha lasciato un lavoro sicuro da ingegnere per diventare gelataio, ripristinando proprio come una volta, la tradizione del carretto dei gelati. Un’attività iniziata da poche settimane. Nelle giornate di bel tempo il giovane percorre il lungolago con il suo carrettino suscitando curiosità nei grandi e gioia nei più piccoli. In un’intervista rilasciata a “LeccoToday”, Michele Arnoldi racconta: “Non riuscivo più a rimanere tutto il tempo in ufficio, segregato fra quattro mura, così ho chiuso la partita Iva. Volevo stare all’aria aperta e a contatto con la gente. Ho parlato con i miei genitori, che per fortuna hanno capito e mi hanno aiutato. È nata l’idea del gelato”.

“Ho trovato un vecchio carretto e insieme a mio padre lo abbiamo restaurato”

L’ex ingegnere ha avuto anche l’appoggio del suo Comune. “Lo scorso anno il Comune di Dervio e la Pro loco mi hanno affidato una delle casette comunali sul lungolago. Conclusa la stagione estiva mi sono trovato a pensare a cosa fare e ho deciso di prendere un carretto per poter lavorare fin dalla primavera. Non è stato facile reperirlo, perché nuovi sono molto costosi. Ne ho trovato uno vecchio grazie a una signora e insieme a mio padre lo abbiamo restaurato. Tre settimane fa ho ottenuto la licenza e da allora sono operativo come ambulante”. Il gelataio ha così intrapreso questa attività offrendo ai suoi clienti gelato artigianale che acquista in un’azienda di Mandello, sempre in provincia di Lecco, la “Dulcis in Fundo”.

Il sindaco del paese ha confermato: “Michele ha fatto richiesta e gli abbiamo dato il permesso. Il gelato è buono, il carretto è una caratteristica molto originale e come Amministrazione comunale siamo contenti che ci sia questa giovane iniziativa”.
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“Mi piacerebbe compiere il salto di qualità e diventare gelataio artigiano”

Un’attività neonata ma che Michele Arnoldi spera di far crescere: “Posso portare solo quattro gusti con me, per cui cerco di stare sul classico: pistacchio, mango, cioccolato e di tanto in tanto qualche variazione. Essendo conosciuto in paese la gente viene, sia i grandi sia i piccini. C’è un clima molto amichevole, sono contento di stare in mezzo alla gente e in uno scenario da favola come il lungolago di Dervio”. La laurea in ingegneria civile conseguita al Politecnico di Milano per adesso l’ha messa da parte. “I bambini mi corrono incontro, i nonni quando mi vedono quasi si commuovono – racconta – Il primo carretto dei gelati è arrivato a Dervio 90 anni fa, mi ha raccontato il sindaco, anche lui mi ha sostenuto nella scelta di riportare in vita l’antico mestiere di ambulante del gelato”.

“In fondo per pagarmi gli studi ho sempre lavorato in estate in bar e ristoranti – aggiunge -. Ora ho la mia attività, nel paese dove sono nato e cresciuto, sto all’aria aperta, incontro moltissime persone. Sono felice della mia decisione”. Po svela: “Il gusto che si vende di più? Senza dubbio il pistacchio”. “Mi piacerebbe compiere il salto di qualità e diventare gelataio artigiano. Vedremo”, conclude.

Pubblicato il 05/04/2024 15:44

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