Amadeus ci ricasca. Dopo le polemiche dell’anno scorso per lo scandalo generato dalla partecipazione di Rosa Chemical al Festival di Sanremo, tra testi trasgressivi e il bacio in bocca a Fedez in diretta, quest’anno il conduttore e direttore artistico ha chiamato sul palco i “La Sad”. Un gruppo sconosciuto al grande pubblico, ma che promette di far parlare di sé. C’è chi già fa notare come i testi delle loro canzoni siano sessisti, inneggino alla droga e all’amore fluido. Sui loro social è visibile il video in cui Amadeus annuncia il loro nome tra i 27 big in gara e il gruppo reagisce con urla di gioia. Il trio emo-trap è composto da Theo (vero nome Matteo Botticini, bresciano, 36 anni, capelli tinti di verde), Plant (Francesco Clemente, barese, 23 anni, ciuffo blu) e Fiks (Enrico Fonte, veneziano, 33 anni, cresta rosa appuntita).
Sul web sono accusati di inneggiare al femminicidio e all’uso delle droghe
Un salto nel buio per Amadeus. Il trio non ha un profilo Instagram comune, ha appena 302 mila ascoltatori mensili su Spotify e un solo grande successo con più di dieci milioni di riproduzioni sulla piattaforma, il brano “Toxic” contenuto nell’album d’esordio “Sto nella Sad” che con 17,8 milioni di clic ha regalato al gruppo un Disco d’oro. I tre giovani dalle creste colorate si divertono a fotografarsi in pose ostentatamente trasgressive, mimando il gesto di sniffare o simulando rapporti con bambole gonfiabili. Sul web sono accusati di inneggiare al femminicidio, così come è successo a Emis Killa, il cui concerto di Capodanno in programma a Ladispoli è stato cancellato. Occhi puntati quindi sul trio trasgressivo, nella speranza che non creino imbarazzo durante il Festival della canzone italiana.
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“Ci baciamo in bocca tra noi e con i fan anche per sdoganare certi atteggiamenti”
Della fluidità ne hanno fatto una bandiera. Durante i loro concerti si scambiano baci ed effusioni. “Ci baciamo in bocca tra noi e con i fan anche per sdoganare certi atteggiamenti”, hanno spiegato come si legge su “Il Messaggero”. L’uso delle droghe a Sanremo è un argomento sensibile. Quando Morgan nel 2010 dichiarò di usare la cocaina “come antidepressivo” fu espulso dal Festival. I “La Sad” sulle sostanze stupefacenti hanno dichiarato: “Non bisogna demonizzare la droga. Se ogni tanto la usi per divertirti con gli amici o perché in quel momento ne senti l’esigenza ci sta”. Amadeus prima di annunciare i Big in gara aveva premesso: “Conosco rap e trap e non è tutto così, ci sono proteste e disagi che vengono raccontati con la musica. La protesta va bene, la violenza no”.
Poi ci sono i testi delle loro canzoni. “E il cogl… che ti baci nelle stories spero te lo metta dentro senza mai provare amore”, cantano in ‘Mayday’. “Ti sco*erei solo per strapparti il cuore”, dicono in “Psycho Girl”. In “Bimbo Sad” affermano: “Tutte le notti rischio di andare in over e mischio droghe, ma non trovo risposte”. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per creare scandali e polemiche.
Chi sono i “La Sad”
Ma chi sono i “La Sad”? I tre si fanno chiamare con i nomi d’arte: Theø (capelli verdi), Plant (capelli blu) e Fiks (cresta rosa), all’anagrafe sono rispettivamente Matteo Botticini, Francesco Emanuele Clemente e Enrico Fonte. Theø ha iniziato col il genere metalcore, con la band bresciana “Upon This Dawning”. Francesco Emanuele Clemente, in arte Plant, è nato ad Altamura nel 1999 e ha alle spalle una carriera da nuova promessa del rap. Fiks, ovvero Enrico Fonte, arriva dal mondo emo/trap e punk, è cantautore, produttore e videomaker, originario di Riviera del Brenta, in provincia di Venezia, e negli anni ha già scritto e prodotto vari brani.