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La moglie dell’ex portiere del Napoli: “Mio marito prese l’Aids mentre era in Argentina per le nozze di Maradona”

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10 Novembre 2021, 11:37

2' DI LETTURA

La storia di Giuliano Giuliani

  • L’ex portiere del Napoli è scomparso nel 1996 a 38 anni
  • La confessione : “Mi disse che aveva avuto una notte di sess0”
  • L’atto d’accusa: “L’hanno lasciato morire da solo. L’Aids era un tabù”

In un’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”, Raffaella Del Rosario parla del marito Giuliano Giuliani. Portiere di Verona (dal 1985 al 1988) e Napoli (dal 1988 al 1990), Giuliani morì il 14 novembre 1996 a soli 38 anni. Ad ucciderlo fu l’Aids che a quell’epoca era considerato un tabù. Raffaella svela che probabilmente il consorte contrasse la malattia quando partì per l’Argentina per il matrimonio di Diego Armando Maradona.

“Mi confessò di avere avuto una notte di sess0 in Argentina”

“Il 25 ottobre era nata la mia Gessica – ricorda – quindi non potevo muovermi. Lui invece partì, nonostante lo avessi supplicato di restare. Più di un anno dopo, nel darmi la notizia della malattia, mi confessò di avere avuto una notte di sess0 in quei giorni in Argentina, disse che quello fu il suo unico tradimento”.

Raffaella Del Rosario (Foto Instagram)

“Mio marito morì da solo, sparirono tutti”

All’epoca chi si ammalava di Aids veniva trattato come fosse un appestato ed emarginato. “Si pensava fosse una malattia riservata a gay, drogati e a chi aveva una vita sregolatissima – spiega Raffaella Del Rosario – non certo a uno come Giuliano. Per il mondo del calcio poi era completamente tabù. I giocatori la temevano, avevano paura di essere accostati a determinati ambienti. Infatti sparirono tutti”. Giuliano Giuliani, infatti, morì da solo. “In ospedale oltre a me non c’era nessuno – confida la moglie – È morto solo per una malattia che può capitare a chiunque”.

“Qualche anno fa, Renica mi ha chiesto perdono”

Nessuno dei suoi compagni di squadra si fece sentire. “Era molto amico di Fusi, Corradini, Renica e Zola, il gruppo più tranquillo. Tutti scomparsi – confessa – Due-tre anni fa si è fatto vivo Renica e mi ha chiesto perdono, mi ha detto: ‘Ho avuto paura’. Io comunque in un certo senso li capisco: si sentivano cose allucinanti, c’era chi parlava di festini gay e di droga, quindi questi ragazzi preferivano star lontani”.

Raffaella Del Rosario (Foto Instagram)

“Oggi la parola Aids spaventa ancora”

“Mi piacerebbe fare qualcosa per sensibilizzare la gente, ma da sola è davvero dura – conclude – Avrei voluto organizzare una partita per Giuliano, ho lanciato diversi appelli che nessuno ha raccolto. Eppure si fanno tante iniziative per altri calciatori scomparsi, per lui niente. Si vede che la parola Aids spaventa ancora”.

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10 Novembre 2021, 11:37

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