Gossip

Il figlio-giornalista di Montesano e il tweet choc sulle bare di Bergamo, “Libero” valuta il licenziamento

di

09 Febbraio 2022, 18:57

4' DI LETTURA

Bufera su Tommaso Montesano

  • Il giornalista ha rimosso il tweet e ha chiesto scusa: “Sono stato frainteso”
  • Il direttore Alessandro Sallusti ha chiesto all’azienda un provvedimento drastico
  • Vittorio Feltri: “In ogni famiglia, anche nella nostra, c’è sempre uno che fa il pir*a”

Bufera su Tommaso Montesano, figlio dell’attore no vax, no mask e no green pass Enrico Montesano. Tutta colpa di un tweet in cui Montesano Jr., giornalista in forza al quotidiano “Libero”, ha tracciato un parallelismo tra le immagini dei carri armati dell’esercito che trasportano le bare delle vittime del Covid a Bergamo durante la prima devastante ondata e il finto comunicato delle Brigate Rosse sul sequestro di Aldo Moro. “Le bare di #Bergamo stanno al #COVID19 come il lago della Duchessa sta al sequestro #Moro”, recita il tweet poi rimosso. Dopo le polemiche, Tommaso Montesano ha disattivato il suo account Twitter e ha pubblicato un post su Facebook in cui ha asserito di essere stato frainteso.

Enrico Montesano

Tommaso Montesano: “Sono stato equivocato”

“Il mio pensiero era un semplice parallelismo – espresso in modo icastico ma evidentemente infelice – tra la forza simbolica dei camion militari di Bergamo, che hanno avuto il merito di far aprire gli occhi anche ai più scettici che negavano la gravità della pandemia, e le immagini della ricerca del corpo dell’onorevole Moro nel lago della Duchessa che, secondo le ricostruzioni storiche, convinsero l’opinione pubblica ad accettare l’ineluttabilità del destino di Moro – ha precisato – Volevo, in sostanza, sottolineare la forza evocativa di due immagini simbolo che hanno segnato in modo indelebile la storia, anche recentemente, del nostro Paese”.

Tommaso Montesano (Foto Facebook)

“Chiedo che il tweet non sia ulteriormente strumentalizzato”

“Non ho mai inteso offendere il ricordo delle Vittime né i parenti che ancora oggi ne piangono la scomparsa – ha aggiunto – Né, tantomeno, contestare l’attendibilità dell’evento che ha colpito l’intera Comunità e la Nazione. Se ciò è avvenuto, me ne scuso e a loro esprimo la mia più sincera vicinanza, oltre all’augurio di trovare al più presto conforto e giustizia. Così come mi scuso con i miei colleghi, con il direttore e con l’Azienda. Chiedo che il tweet – peraltro rimosso – non sia ulteriormente strumentalizzato per fini estranei a quello che era il mio pensiero”.

CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Alessandro Sallusti (Foto da video)

Il direttore di “Libero”: “Ho chiesto all’azienda di valutare il licenziamento”

Le sue scuse non hanno intenerito il direttore responsabile di “Libero” Alessandro Sallusti che ha chiesto all’azienda “di valutare se esistono presupposti per il licenziamento per colpa grave e, comunque nell’attesa, la sospensione immediata di Montesano”. Anche i colleghi hanno preso le distanze dal figlio del celebre attore. “Il Comitato di redazione del quotidiano Libero si dissocia dagli interventi con i quali un collega nella sostanza nega una correlazione tra la foto simbolo delle bare di Bergamo e il Covid – recita una nota – E si scusa con le famiglie delle decine di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa della pandemia. Si possono avere le idee più diverse su vaccini e Green pass, ma le teorie negazioniste sono quanto di più lontano dai valori dei giornalisti di Libero”.

LEGGI ANCHE: Super Green Pass, Montesano invoca la rivoluzione: “Mandiamo a ca**re negozi e ristoranti”

Vittorio Feltri (Foto da video)

Vittorio Feltri: “Io sono di Bergamo e c’è stata una strage”

Sulla vicenda è intervenuto anche Vittorio Feltri, direttore editoriale di “Libero”: “Un nostro giornalista, Tommaso Montesano, ha fatto una dichiarazione sui social che ha lasciato tutti perplessi. Dice in sostanza che le famose bare di Bergamo – mi riferisco alla crisi più spiccata del covid – sono una fantasia, non sono esistite. Sono di Bergamo, quindi conosco abbastanza bene le vicende di quella città e di quella provincia. C’è stata una strage. Dopodiché le cose si sono riprese perché i bergamaschi si sa sono dei grandi lavoratori e sono riusciti a rimettere in piedi la baracca economica, ma i cimiteri non avevano più neanche i posti per ricevere le salme”.

Enrico Montesano (Foto da video)

“In ogni famiglia, anche nella nostra, c’è sempre un pir*a”

“Questo è nei fatti – ha aggiunto – Dire che non esistono o che esistono solo nella fantasia nostra i morti di Bergamo e anche di Brescia, è una follia che va sottolineata. Montesano, che è un bravo giornalista e a me personalmente è anche simpatico, dicendo queste cose danneggia moltissimo la linea del giornale che è sempre stata favorevole ai vaccini, è stata favorevole a una politica di restrizioni per poter combattere l’epidemia. È quindi nostro dovere correggere il tiro, perché il pensiero di Montesano non fa parte certo della linea di Libero ed è di tutt’altro segno. Quindi mi raccomando tenete conto che in ogni famiglia, anche nella nostra, c’è sempre uno che fa il pir*a”.

Pubblicato il

09 Febbraio 2022, 18:57

Condividi sui social