Le Iene, storia di un prete ad alta trasgressione: escort e cocaina con i soldi della chiesa

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17 Novembre 2015, 12:40

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Angelo, 26 anni, napoletano con una laurea in Giurisprudenza, contatta “Le Iene” per raccontare una disavventura accorsa sul “posto di lavoro”. “Faccio l’escort per uomini, donne e coppie, mi propongo prevalentemente su internet”, esordisce illustrando la sua attività. “Angelo, a modo suo, fa l’imprenditore di se stesso e di soldi ne guadagna parecchi”, spiega Giovanna Nina Palmieri che firma il servizio.

Angelo racconta di “situazioni da film ad alta trasgressione a base di sesso, droga, alcolici e hotel di lusso”. Tra i tanti clienti, un giorno, Angelo si imbatte insieme ad un collega in un personaggio molto particolare: un uomo che dichiara di essere un magistrato. “Ci è venuto a prendere con una Mercedes nera con autista, siamo andati in un ristorante di lusso di Napoli dove lui era conosciuto, abbiamo ordinato ostriche e champagne, lui teneva a sottolineare di essere un giudice e di non avere problemi economici“, racconta il ragazzo.

Il cliente chiede ai due giovani diversi incontri, non solo a Napoli, ma anche a Roma. “Amava dimostrare di avere tanti soldi e di poterli spendere liberamente”, dice Angelo . La Iena raccoglie le testimonianze di ristoratori e albergatori di lusso che confermano di conoscere molto bene il “giudice spendaccione”. Si scopre dunque che i ragazzi venivano pagati in contanti, mentre le altre spese erano effettuate con una carta di credito con un plafond mensile di 10mila euro affidata ai suoi autisti.

“La cocaina non mancava mai, in abbondanza, tanto da avanzare. La portava lui perchè io faccio l’escort, non il pusher”, spiega il giovane al quale il cliente ad un certo punto propone addirittura un lavoro grazie ad una millantata amicizia con Renzi. Angelo vuole vederci chiaro e scopre che il “giudice” è in realtà un prete. Gli basta poco per capire che i soldi spesi dall’uomo non fanno parte del suo patrimonio privato ma arrivano dalle offerte dei parrocchiani.

Il ragazzo decide quindi di giocare a carte scoperte e di “denunciarlo per coscienza”: “Ho reputato offensivo e frustrante venirmi offerto falsamente del lavoro da un prete che spendeva soldi che non ha mai fatto fatica a guadagnare”. Il Vicario al quale si rivolge promette di adottare un provvedimento ma poi non succede nulla.

Il prete vizioso cambia escort ma per sua sfortuna si imbatte in alcuni amici di Angelo. Quest’ultimo manda video e foto alla Curia e ad un giornale locale che in passato si era già occupato di questo soggetto. All’indomani  dell’uscita dell’articolo, il prete risulta sospeso.
Ma, per nulla intenzionato a rinunciare ai suoi “capricci”, si ripresenta su internet e fissa un nuovo appuntamento su un sito di incontri. Alla porta della stanza d’albergo si presenta un complice de “Le Iene” e, poco dopo, irrompe Giovanna Nina Palmieri. Inizia, da parte del prete, una difesa surreale incentrata sul vittimismo.

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17 Novembre 2015, 12:40

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