Festival di Sanremo

Ex vincitore escluso dal Festival: “Sanremo non è ancora pronto per me”

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30 Gennaio 2024, 16:14

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“Sanremo però non è ancora pronto per me. Ho perso le speranze, però comunque ci provo”. A parlare così, in un’intervista esclusiva a “Novella 2000”, è uno dei grandi esclusi dalla 74esima edizione del “Festival di Sanremo”, al via martedì 6 febbraio. Si tratta di Giuseppe Povia che nel 2006 si classificò al primo posto con il brano “Vorrei avere il becco”. Il cantante milanese avrebbe voluto tornare ad esibirsi sul palco del Teatro Ariston ma purtroppo Amadeus ha scartato la sua canzone.

Giuseppe Povia (Foto Instagram)

“Se prendi Povia devi prendere tutto il pacchetto e lo devi difendere fino alla fine”

“Gli artisti che vengono esclusi ogni anno sono tanti – dichiara Giuseppe Povia a “Novella 2000” – Il direttore artistico fa delle scelte anche un po’ in base agli streaming che vengono fatti dai nuovi artisti ma che appaiono al pubblico di Rai 1 sconosciuti. Quindi lo scopo è quello di portare nuovo pubblico. E poi il mio nome è particolare, perché nel caso di Povia non si tratta di canzone bella o di canzone brutta. Io mi sono sempre esposto con canzoni e dichiarazioni forti. Se prendi Povia devi prendere tutto il pacchetto e poi lo devi difendere fino alla fine, perché se decidi di mettermi nel cast di Sanremo poi questa scelta devi difenderla”.
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Amadeus (Foto da video)

“Ogni volta mi ritrovo in mezzo alle polemiche anche se non le cerco”

Il cantante non perde la speranza di tornare a Sanremo, un po’ come i Jalisse che dal 1997 – anno della loro vittoria con “Fiumi di parole” – presentano un brano ogni anno nella speranza di essere ammessi in gara. “Io ci provo tutti gli anni – spiega Giuseppe Povia – Tanto non mi costa nulla, non ho nulla da perdere. Il punto è che non sono io che non sono pronto per Sanremo, io sono pronto. Il problema è che Sanremo, a livello strutturale, non è ancora pronto per un cantautore che, anche se magari non piace a tutti, tratta delle tematiche straordinarie, fuori dall’ordinaria canzone d’amore. Io tratto di temi sociali, che suggeriscono sempre dei dibattiti e i dibattiti tendono a dividere. Ogni volta mi ritrovo in mezzo alle polemiche anche se non le cerco. A me piace trattare di cose che non tratta nessuno. Per questo forse ho le porte più chiuse”.

Giuseppe Povia (Foto Instagram)

I cantanti a cui quest’anno Amadeus ha detto “no”

Nell’elenco degli esclusi di quest’anno, insieme all’artista milanese, figurano tra gli altri Al Bano Carrisi, Michele Bravi, Arisa, Marcella Bella, Fabrizio Moro, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Malika Ayane, Alexia e Patty Pravo. Amadeus ha ricevuto 400 brani. Solo 30 cantanti (inclusi quelli provenienti da “Sanremo Giovani”, ndr.) potranno esibirsi sul palco dell’Ariston. È normale che gli altri 370 ci rimangano male – ha dichiarato il conduttore e direttore artistico della kermesse in un’intervista a “Chi” – Sono stati presentati brani e artisti di grande valore, ma non ho pentimenti, quello che c’è è quello che volevo per questa edizione. E non potevo prenderne uno di meno, non c’era un brano che potessi togliere”.

I Jalisse (Foto Instagram)

Povia: “‘Luca era gay’ a distanza di 15 anni mi porta ancora dei problemi”

Nell’intervista a “Novella 2000”, Giuseppe Povia parla di un’altra sua celebre canzone con cui si è classificato secondo al “Festival di Sanremo” nel 2009: “‘Luca era gay’ a distanza di 15 anni mi porta ancora dei problemi, come gli annullamenti di concerti. Ci sono degli organizzatori che scelgono Povia e poi si scatenano le solite critiche sui social. Ovviamente sono sempre quei 10 cretini che non hanno altro da fare. Però poi qualche organizzatore ha paura e annulla il concerto. In realtà i miei concerti sono tutte feste, non succede mai nulla. Io mi ritrovo a dire sempre la stessa cosa da 15 anni: sono per la libertà come valore assoluto. Voglio essere per tutti e non soltanto per alcuni. Sono a favore della tranquillità. Se una persona sta bene con sé stessa, che sia gay o etero, per me non c’è nessun problema. Il punto è quando un’altra persona vuole restringere il tuo pensiero. Questa è una cosa che ricorda tanto i regimi del secolo passato”.

Giuseppe Povia (Foto Instagram)

“Non giudico le persone in base al loro orientamento sessuale”

“È una cosa che io ripeto da 15 anni – ribadisce – Ho espresso ed esprimo delle criticità, questo lo deve dire. Sia per le coppie eterosessuali che per le coppie omosessuali, le criticità le ho espresse sull’utero in affitto. Diventa compravendita di bambini. Meglio le adozioni piuttosto che avere dei bambini a km 0 sfruttando delle donne. Ma non è solo per la coppia omosessuale. Anche per quella eterosessuale. Se non puoi avere figli mettiti l’anima in pace. Questa è la criticità che ho espresso e ogni volta c’è qualcuno che dice che sono omofobo. Se mi invitassero andrei anche ai Gay Pride (…) Io parlo con le persone per quello che loro pensano, per il loro orientamento politico, per i loro ideali. Non giudico le persone in base al loro gusto sessuale o in base al loro orientamento sessuale”.

Pubblicato il

30 Gennaio 2024, 16:14

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