Celebrità

Giucas Casella: “Ho avuto un sacco di donne e anche esperienze sessuali con uomini”

di

07 Gennaio 2024, 11:24

7' DI LETTURA

Giucas Casella, pseudonimo di Giuseppe Casella Mariolo, si confessa in un’intervista al “Corriere della Sera”. Il paragnosta originario di Termini Imerese, in Sicilia, proviene da una famiglia umilissima. Il padre era muratore, la madre sordomuta faceva la casalinga. Da piccolo il celebre illusionista aiutava il padre. “Impastavo la calce, mi piaceva – ricorda – Vengo da una famiglia povera, ne sono orgoglioso”.
La sua vita “cambia” quando a sei anni cade in un pozzo. “Gridai per chiamare aiuto. Intorno non c’era nessuno – racconta – Mia madre, sordomuta, stava raccogliendo i frutti da un albero di gelso. Non poteva sentirmi ma in qualche modo avvertì che ero in pericolo e corse a salvarmi. Credo sia stata telepatia, altrimenti non si spiega. Dopo di che cominciarono a succedermi cose strane”.

Paolo Bonolis e Giucas Casella (Foto da video)

“Il numero delle mani intrecciate lo imparai mentre ero in collegio dai preti di don Bosco, a Palermo”

Giucas Casella fa qualche esempio: “Su un sentiero incontrai una vipera. La fissai terrorizzato. Ma lei restò immobile, come pietrificata. E poi con i compagni di scuola: parlando li mandavo in catalessi. Se si facevano male, li toccavo dicendo: ‘Ora non sentirai più nulla’. E gli passava il dolore. I loro genitori si spaventarono, non volevano che giocassero con me, pensavano fossi posseduto dal demonio, consigliarono ai miei di portarmi dall’esorcista”. “Il parroco, don Sarullo, spiegò che la stregoneria non c’entrava niente – prosegue il paragnosta siciliano – E mi organizzò uno spettacolino in parrocchia. Inventò il nome Giucas. Per la prima volta proposi il numero delle mani intrecciate. Lo avevo imparato guardando un documentario su un illusionista mentre ero in collegio al ‘Boccone del Povero’ dai preti di don Bosco, a Palermo, dove rimasi fino alla terza media. Dal banco riuscivo persino ad addormentare il professore di matematica per non farmi interrogare. Mangano, si chiamava. Russava pure”.

Giucas Casella (Foto da video)

“A 18 anni lasciai da barbiere che avevo comprato con le cambiali e andai a Torino da mio cugino”

Dopo il collegio, Giucas Casella lavora come garzone di un barbiere. “Quando il titolare lasciò, mi comprai il locale con le cambiali – confida – Lo chiamai ‘Da Peppuccio’, che ero io. Si usava il ciuffo alla Little Tony, ero bravo a tagliare e cotonare. A 18 anni, stufo, lasciai il salone a mio fratello e andai a Torino da mio cugino Massimo”. Lì durante uno dei suoi spettacolini fu notato da un impresario: “‘Venga con me, girerà il mondo’. Pensai che fosse matto. Invece debuttai alla Romantica di Lugano, con un numero di fachirismo. Mi ero fatto fare degli stiletti su misura e me li conficcavo nel torace, in gola, sul braccio. Entravo in trance e mi rendevo insensibile al dolore. Non usciva sangue. Accadde soltanto una volta, anni dopo, a ‘Fantastico’ con Montesano, in diretta. Colpa di Marisa Laurito che, dietro le quinte, mi aveva fatto inciampare. Persi la concentrazione, sanguinavo così tanto che dovettero portarmi al pronto soccorso”.

Giucas Casella da piccolo (Foto da video)

“Le lamette si digeriscono benissimo, basta masticarle come si deve. I succhi gastrici sciolgono tutto”

“Le inghiottiva davvero?”, chiede la giornalista a proposito delle lamette. “Basta masticarle come si deve e non ti succede niente – replica l’illusionista – Si digeriscono benissimo. I succhi gastrici sciolgono tutto”. Ovviamente, il consiglio per chi legge è: non fatelo a casa. La giornalista sottolinea che per la scienza lui è un simpatico impostore. Ma Giucas Casella dissente: “Mi hanno controllato in tutto il mondo, studiato come fenomeno, trucchi non ne hanno scoperti. Se ho mai avuto paura di restarci secco? No, anzi, non vedo l’ora di rifarlo. E sto già pensando a una nuova sfida, vedrete”.

Alfonso Signorini e Giucas Casella (Foto da video)

“Detengo il record mondiale di 33 metri di camminata sui carboni ardenti stabilito al Politeama di Palermo”

Per quanto riguarda la camminata sui carboni ardenti, il paragnosta di Termini Imerese detiene “il record mondiale di 33 metri, stabilito al Politeama di Palermo, con Piero Chiambretti”. “Non mi fa male, non sento nulla”, afferma. Una volta, però, l’impresa finì malissimo perché si ustionò in maniera importante. “In Grecia – ammette – con quella disgraziata di Mara (Venier, ndr.) che l’ha detto in diretta e così mi hanno tolto dal Guinness dei primati. Avevo già percorso venti metri quando un tizzone appuntito mi è entrato proprio sotto la pianta e anche lì ho perso la concentrazione. Mi sono bruciato un piede, sono dovuto andare in ospedale, per un mese ho portato una fasciatura, faceva malissimo”.

Giucas Casella (Foto da video)

L’esordio in tv grazie a Pippo Baudo: “Gli devo tanto, è il padrino di mio figlio, ci sentiamo sempre”

A portarlo in tv fu Pippo Baudo. “La sua segretaria mi notò al Bagaglino, durante una serata per la mia amica, la contessa Edda Ciano – svela – Baudo mi portò ad Antenna Sicilia. I cinque minuti di spettacolo diventarono 50. Mi ospitò a dormire a casa sua, mi pagò il volo Catania-Roma. E cinque giorni dopo ero a ‘Domenica In’. Gli devo tanto, è il padrino di mio figlio, ci sentiamo sempre. Se ho ipnotizzato anche lui? Figuriamoci se me lo lasciava fare, Pippo che vuole dominare tutto”. Giucas Casella addormentava “conigli, polli, coccodrilli, cobra, il più pericoloso. Li mando in catalessi, restano rigidi. Ora non lo faccio più sennò gli animalisti si arrabbiano e hanno ragione, solo qualche gallina”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Katia Ricciarelli e Giucas Casella (Foto da video)

“Con Raffaella giocavamo a carte insieme ma era terrorizzata, evitava di guardarmi negli occhi”

A proposito di personaggi televisivi, invece, l’ipnosi non riuscì con Simona Ventura. “Se il soggetto non collabora, resiste, l’esperimento non viene bene – spiega – Funziona con persone forti, che cedono il comando della propria volontà, non con quelle deboli che hanno paura. Belén andò in catalessi profonda, sospesa tra due sedie e rigida come una statua, ci sono anche salito sopra. Ho ipnotizzato tanti personaggi. Loretta Goggi. Paolo Villaggio, i Pooh. Raffaella Carrà restò con le mani bloccate. Eravamo amici, giocavamo a carte insieme, ma era terrorizzata, evitava di guardarmi negli occhi”. Ogni tanto qualcuno rimaneva con le mani incastrate. “In Germania accadde a un ministro tedesco, che era a casa sua, lo liberai dalla tv – ricorda – E a Ciriaco De Mita, durante una festa di piazza a Nusco. Sciolsi anche lui con la forza del pensiero”.

Giucas Casella (Foto Facebook)

“Le donne non le ipnotizzavo per sedurle. Mi inseguivano ovunque. C’era la fila”

La conversazione si sposta sulla vita privata. Giucas Casella, da giovane, è stato un vero e proprio playboy. “Ho avuto un sacco di donne – ammette – No, non le ipnotizzavo per sedurle. Mi inseguivano ovunque. C’era la fila. Ero bello, un bonazzo, e lo sono tuttora. Certo che ci stavo, ero libero”. “Da ragazzino ho avuto esperienze sessuali con uomini, è successo un paio di volte – confessa – la prima quando ero in collegio dai preti, ma a quella età è normale. Tra maschi ci mettevamo lì tutti insieme e… ognuno faceva per sé. Se sono andato anche oltre? Sessualmente è successo, però non mi sono mai innamorato. Attiro anche gli uomini, per me è un complimento. In gioventù, hai voglia tu, mi correvano tutti dietro. Ogni tanto l’interesse era reciproco. Succede a molti, solo che io sono sincero e lo dico”.

Alfonso Signorini con Giucas Casella e la sua compagna Valeria (Foto da video)

“Fu Pippo Baudo a consigliarmi di premdere mio figlio con me. Gli ho dato retta, aveva ragione”

A 37 anni Giucas Casella si ritrova ad essere un ragazzo padre. James, il suo unico figlio, è nato da una breve relazione con l’ex ballerina inglese Carol Torr. “Carol è stata la mia prima vera donna. Ci siamo lasciati ma ogni tanto ci vedevamo lo stesso”, spiega. All’epoca il paragnosta era già legato a Valeria, sua compagna da più di 40 anni. “Una santa – sentenzia – Una volta io e Carol abbiamo fatto l’amore ed è rimasta incinta. Io non ne volevo sapere di un figlio. Mi richiamò quando è nato James. ‘Non posso tenerlo, voglio darlo in adozione’. Chiesi consiglio a Baudo. ‘Prendilo con te, sennò un giorno te ne pentirai’. Gli ho dato retta, aveva ragione”.

Giucas Casella con il figlio James (Foto da video)

“Oggi James è viceprimario ed è la mia più grande magia”

“Quando l’ho visto, James era piccolo, bruttissimo – ricorda – Andai in Comune a riconoscerlo. Lo portai tre mesi in Sicilia da mia sorella, poi tornai a Roma. Mi aiutò zia Francesca che abitava a casa mia. E se partivo c’era la tata. Veniva con me anche a ‘Domenica In’, io e Mara lo nascondevamo nel bagagliaio perché non poteva entrare alla Rai. Anche lei mi ha aiutato a crescerlo, ed è venuto su bene. Al liceo era un asino vero, l’ultimo della classe. Invece il test per entrare a Medicina lo ha passato subito, oggi è viceprimario ed è la mia più grande magia”.

Pubblicato il

07 Gennaio 2024, 11:24

Condividi sui social