Televisione

Giletti conduce “Non l’Arena” da Odessa, l’attacco in diretta: “Sentite i colpi?”

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21 Marzo 2022, 11:22

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Dall’arena televisiva al teatro di guerra. Ieri sera Massimo Giletti ha condotto “Non è l’Arena” dall’Ucraina dove si è recato per guardare con i propri occhi l’orrore della guerra e raccontarlo ai telespettatori di La7. Il conduttore torinese ha compiuto 60 anni “sotto un allarme aereo a Odessa”.

“Sentite? Sono spari in diretta”

“La situazione è molto tesa – ha spiegato in apertura di puntata – Siamo venuti qui perché credo che per parlare di guerra bisogna andare nei posti dove la guerra si combatte. Avete sentito? Questi sono spari, sono colpi in diretta. Non sappiamo cosa sta succedendo. Però questa è la situazione. Non so per quanto tempo possiamo stare ancora fuori (c’è il coprifuoco, ndr.), qui sta succedendo qualcosa. Ci stanno facendo cenno di rientrare nel luogo all’interno del quale faremo la diretta”.

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Massimo Giletti in viaggio verso l’Ucraina (Foto da video)

“Ad Odessa si aspettano un attacco dal mare”

“Probabilmente stiamo vivendo un attacco che non è stato neanche annunciato – ha detto – Non è stato lanciato l’allarme perché non c’è stata nessuna sirena, però questo è quello che stiamo vivendo. Io poi sto perdendo anche il contatto con lo studio. Chiaramente siamo in un teatro di guerra. Ripeto, essere qui è importante perché questa è una guerra non tra Russia e Ucraina ma una guerra che riguarda tutti noi perché è una guerra contro le democrazie. Sentiamo continuamente colpi, sono in direzione del mare. Questa è una città in attesa. Qui si aspettano un attacco dal Mar Nero”.

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Massimo Giletti in collegamento da Odessa, in Ucraina (Foto da video)
Massimo Giletti a Mykolaiv (Foto da video)

Giletti tra le macerie di una caserma centrata da un missile russo

In un video mandato in onda su La7, Massimo Giletti ha mostrato i resti di una caserma colpita da un missile russo venerdì scorso a Mykolaiv, città sul Mar Nero. “C’è odore di morte. Le parole servono poco, quando si vedono certe cose non c’è alcun commento da fare – ha dichiarato il conduttore mentre si muoveva tra le macerie – Continuano a scavare, qui sotto vivo purtroppo non c’è più nessuno. Questi ragazzi sono morti per difendere la loro bandiera, loro non ci sono più ma questa bandiera deve continuare a stare in alto. Non è retorica, è che quando vedi coi tuoi occhi la morte e quello che abbiamo visto noi oggi forse si doveva pensare che si doveva fermare prima questa guerra come tutte le guerre. Pensare che vi sto parlando sapendo che qua sotto ci sono dei ragazzi giovani è diverso che parlare in un salotto televisivo e discutere di filosofie. Questa è la sporca guerra”.

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Massimo Giletti in collegamento da Odessa, in Ucraina (Foto da video)
Massimo Giletti a Mykolaiv (Foto da video)

“Ci sono stati 80 morti, tutti giovani”

Massimo Giletti è riapparso in diretta dal rifugio da dove ha condotto la trasmissione stringendo la bandiera ucraina estratta dalle macerie. “Quella bandiera l’ho portata con me, è qui nelle mie mani, c’è ancora la sabbia di quelle macerie – ha detto commosso – La tengo nelle mie mani con grande rispetto e anche con grande dolore. Quella era una base della fanteria ucraina, è stata colpita da un missile partito da una nave russa che si trova nel Mar Nero. Quando siamo arrivati c’erano ancora molti corpi sotto quelle macerie. Ci sono stati 80 morti, tutti giovani. Noi li abbiam visti con i nostri occhi perché i cadaveri li portavano via da lì, mentre eravamo lì. Vi dico la verità: è importante che i giornalisti vengano e guardino coi loro occhi quello che sta succedendo proprio per evitare qualsiasi tipo di propaganda, sia ucraina che russa. L’obiettivo di chi viene è di guardare coi propri occhi per garantire la trasparenza delle notizie”.

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Massimo Giletti in collegamento da Odessa, in Ucraina (Foto da video)
L’attacco al centro commerciale di Kiev (Foto da video)

L’attacco di Selvaggia Lucarelli: “Sembra il set di un film di serie b”

La scorsa settimana, Selvaggia Lucarelli aveva accusato il conduttore di “Non è l’Arena” di “creare hype per fare ascolti” (LEGGI QUI). Ieri sera la giornalista è tornata alla carica. “La cosa più inquietante è che vedi Giletti a Odessa che dovrebbe raccontare la guerra e improvvisamente sembra tutto il set di un film di serie b”, ha scritto tra le Instagram Stories. Per poi aggiungere: “A Odessa c’è il coprifuoco dalle 20,00 (lì sono 1 ora avanti). Come faceva Giletti a stare per strada? O lo ha violato o l’inizio era registrato”. “Mai come stasera dobbiamo rispettare chi va a documentare la guerra senza personalismi, senza spettacolarizzazione, senza retorica, senza usare i cadaveri per fare show, senza il suo faccione davanti a quello che accade”, ha concluso.

Pubblicato il

21 Marzo 2022, 11:22

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