Gianni Sperti, 50 anni compiuti lo scorso 12 aprile, sbarca nel salotto di “Verissimo” a distanza di dieci anni dall’ultima volta. “Ho fatto 50 anni ma i n realtà dentro me ne sento 25 – esordisce – Il bilancio totale è estremamente positivo. Sono una persona molto fortunata. Ho avuto la possibilità di fare della mia passione un lavoro. Faccio un lavoro dove si guadagna bene, non nascondiamolo, non facciamo gli ipocriti. Quindi non mi posso lamentare. Ho una famiglia che mi ama, gente che mi vuole bene, il pubblico che è molto affettuoso. Cosa volere di più?”.
“Sono stato molto male quando mio padre è andato via”
L’opinionista di “Uomini e Donne” ricorda il padre Gino scomparso il 26 dicembre 2020 in piena pandemia. L’uomo era malato di Alzheimer. “Sono stato molto male quando è andato via – ammette – Però poi è come se dentro di me mi dicessi: ‘Ok, ma tanto comunque doveva succedere’. Ogni tanto penso che ci sia. Nei momenti di sconforto chiedo qualcosa a lui. Se sono riuscito a dirgli tutto? Mah, tutto tutto no perché sono nato in un’epoca in cui tante cose non si dicevano. Oggi tra genitori e figli si parla di più. Non credo di aver detto tutto, però credo di essere stato bravo a far capire a lui chi ero come persona”.
“Paola Barale? Ero molto innamorato e mi sono sentito molto amato”
“Quando ti sei sposato che avevi solo 25 anni pensavi che fosse per sempre?”, chiede Silvia Toffanin a proposito del matrimonio naufragato con Paola Barale. “Beh, sì. Quando vai all’altare pensi quello – replica il ballerino – Questa decisione avvenne dopo due anni perché io ero piccolo, avevo 23 anni quando lei me lo chiese e non ero pronto. A 25, invece, poi gliel’ho chiesto io. Io ero molto innamorato e mi sono sentito molto amato. Perché è finita? Ci possono essere tanti motivi. Io mi metto sempre in discussione, posso non essere stato l’uomo perfetto o forse magari ha trovato un altro uomo migliore, si è innamorata di un’altra persona e quindi di fronte all’amore non puoi farci nulla. Poteva succedere a me, è successo a lei”.
“Non ci siamo mai più rivisti, mai più parlati. Da parte mia nessun rancore”
“Quindi mi stai dicendo che secondo te è finita per un’altra persona?”, incalza la conduttrice. “No, non è finita per un’altra persona – ribatte Gianni Sperti – Probabilmente se finisce un rapporto è perché ci sono cose per cui tu tendi a cercare altrove. Se ti innamori di un’altra persona è perché qualcosa non funziona. A me piace accettare il fatto che la colpa sta sempre al 50%. Non ci siamo mai più rivisti, mai più parlati. Che non ci siamo più incontrati è un caso, cercati è voluto. Da parte mia non c’è rancore, sono molto sereno. Già svariate volte ho detto che ricordo la parte positiva di quel rapporto. Ricordo le risate che ci facevamo, quanto eravamo divertenti, la complicità perché ci dicevamo quasi tutto”.
“Penso solo alla parte bella del matrimonio, lei la pensa diversamente”
“Certo…questo non vuol dire che non ci siano stati momenti difficili, atteggiamenti che non mi sono piaciuti, comportamenti secondo me inadeguati, parole forti che mi hanno ferito – ammette – Ma devo entrare nel dettaglio, raccontarti la storia e mi vengono in mente. Se ci penso così in generale, penso solo alla parte bella del matrimonio. Lei la pensa diversamente”. Silvia Toffanin manda in onda un filmato in cui, a “Verissimo”, Paola Barale dichiarava di aver subito una mancanza di verità da parte dei suoi partner.
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“Non capisco perché parlare dell’ex prima dell’ex, forse non è serena”
“Io ho superato il fallimento del matrimonio – commenta l’opinionista – sono andato avanti e credevo fosse andata avanti anche lei visto che dopo ha avuto una storia d’amore ancora più lunga e importante. Quindi non capisco perché parlare dell’ex prima dell’ex. E’ come se ci fosse ancora del rancore, lo percepisco, e se c’è forse non è serena. Quindi mi dispiace. ‘Non essere se stessi’ non so a cosa si riferisce o forse lo so e faccio finta di niente. Però sette anni a non capirlo non le fa molto onore. Se io di fronte a me ho Silvia, non ci metto sette anni a capire che Silvia è un fake”.
“Io gay? Non lo dirò mai perché dirlo vuol dire mettersi un’etichetta”
“Posso immaginare a cosa si riferisce, l’illazione che vuole fare – continua – Anzi, te la dico tutta. Forse vuole far credere che io sia omosessuale o parlare dell’omosessualità. La cosa che mi dà fastidio è che ancora oggi ci sia questa voglia di sapere o di chiedere che tendenza sessuale abbia una persona. Che io lo sia o non lo sia, forse sì forse no, chi lo sa? Non lo dirò mai perché dirlo vuol dire mettersi un’etichetta e quindi fare una differenza, essere diverso da un gruppo di persone. La domanda già la odio di per sé perché io non vengo da te a dirti ‘Ciao Silvia, sei etero?’. Non te la faccio questa domanda. Quindi non vedo perché bisogna farla agli altri. Penso che siamo esseri umani e che bisogna catalogare gli esseri umani per altro: se sono buoni o cattivi. Il resto chissenefrega!”.
“Oggi sono single e non sono neanche in cerca, sono un po’ pigro”
“Dopo di lei mi sono innamorato e anche se è stato più breve, è stato un amore molto più maturo – racconta Gianni Sperti – Con Paola ero più piccolo, ci siamo conosciuti che avevo 21 anni e mezzo. Lei è più grande di me di sei anni. Mi sono sposato a 25 anni e separato a 29. Dopo ho amato con tanta passione, però anche quello è stato un amore un po’ malato. C’era tanta gelosia, ci siamo un po’ chiusi eliminando gli amici. E’ finita quando mi sono sentito soffocare ma anche in quel caso la colpa è al 50%”. Al momento, il cuore di Gianni Sperti non batte per nessuno: “Oggi sono single e non sono neanche in cerca. Sono un po’ pigro e non sento l’esigenza. Il problema è che quando stai tanti anni da solo fai fatica a pensare di vivere nuovamente una vita in coppia e condividere la quotidianità. Poi vorrei una persona che non sia solo corpo ma soprattutto testa”.
“Ritocchini? Una volta ogni due anni, una cosa leggerissima”
Il ballerino cura molto la sua persona e spesso viene attaccato per i ritocchini. “Sì, ho fatto dei ritocchini sul viso. Pochi, solo che sembrano tanti. Io mi piaccio – sentenzia – C’è chi preferisce tenersi le rughe, io se qualcuna la posso togliere perché no? Una volta ogni due anni, una cosa leggerissima. Poi il mio medico è contrario all’esagerazione. A chi mi attacca rispondo: ‘Fatevi i fatti vostri’. Non capisco l’offesa”. Nel finale, due parole su Tina Cipollari: “Mi ama e mi odia. Quante ne combina! Ci divertiamo tantissimo. Non c’è nessun tipo di copione”.
