Gianluca Grignani torna sulle offese ricevute sui social in occasione della sua apparizione all’ultimo “Festival di Sanremo”. “Ho letto tutto una settimana dopo. Hanno detto che ero gonfio: vero, avevo preso il cortisone per un abbassamento della voce – spiega in un’intervista a “Il Messaggero” – Alla fine si è parlato solo di me: è come se il Festival lo avessi vinto io. Per me non esistono regole quando si sale sul palco”.
La turbolenta esibizione alla finale del Festivalbar ’95
Il cantautore milanese torna indietro con la memoria alla turbolenta finale del Festivalbar ’95. Durante l’esibizione (cantò “Falco a metà”, ndr.), litigò con il pubblico, sbraitò contro il cameraman e se ne andò. “Arrivai sul palco già nervoso – spiega – Fiorello (in gara con un remix di Un mondo d’amore, ndr.) nel backstage mi aveva provocato, dicendomi cose che non posso riferire. Corsi sul palco. Mi introdussero dicendo le solite sciocchezze. Io volevo cantare e avevo chiesto di poterlo fare dal vivo. Avevo preparato un’esibizione particolare. Scoprii invece che c’era il playback. Mi infuriai”. Come se non bastasse, una persona tra il pubblico gli avrebbe tirato una biglia. “Mi prese sotto l’occhio – ricorda – Lo puntai. Volevo scendere e prenderlo a pizze, la sicurezza mi fermò”.
“A 50 anni sono come il vino: più passa il tempo e più migliora”
Grignani sarebbe disposto a tornare sul palco dell’Ariston se Amadeus lo chiamasse di nuovo. “Se mi chiedesse di farlo da ospite, ci andrei. In gara no”, precisa. “Chi sono a 50 anni? Sono come il vino: più passa il tempo e più migliora”, conclude.
