Rocco Siffredi è tra i protagonisti di “Un anno di Covid”, lo speciale de “Le Iene” condotto da Gaetano Pecoraro […]
Rocco Siffredi è tra i protagonisti di “Un anno di Covid”, lo speciale de “Le Iene” condotto da Gaetano Pecoraro che andrà in onda stasera su Italia 1. Com’è noto, il pornodivo figura tra quanti hanno contratto il virus nei mesi scorsi. Anche la sua famiglia è stata contagiata. Il re dell’hard ha trascorso il Natale in Ungheria dove vive e dove ha aperto la sua accademia.
“Ho conosciuto il Covid e ho sviluppato il Coronasutra”, ha esordito ai microfoni di Gaetano Pecoraro. “Avevo una versione femminile: la Covidda. Non si voleva staccare da me – ha aggiunto – Sono stato l’ultimo della mia famiglia a diventare negativo dopo più di 40 giorni”. Siffredi ha accusato tutti i sintomi del Covid, dalla febbre alla nausea, dal mal di testa all’assenza di olfatto e gusto. “Sembrava che qualsiasi cosa fosse andato a male”, ha spiegato.
“Non ho mai smesso di fare sesso: io ero positivo, anche mia moglie lo era e quindi non abbiamo mai rinunciato al piacere – ha svelato – Ho usato qualche senso in meno lasciando molto all’immaginazione. E anche sul set sembra tutto surreale: tutti con la mascherina con disinfettanti alla mano e ragazze che si lavano in continuazione. Poi quando inizia il sesso si dimenticano del Covid. Si arriva con mille precauzioni e poi ci si fonde insieme come la natura vuole”.
Rocco Siffredi ha anche azzardato una previsione post pandemia: “Sia uomini che donne si ritrovano come in letargo, ma attenzione perché quando finisce tutta questa storia scoppia la bomba atomica del sesso. Ci saranno orge gigantesche e io dovrò organizzare party infiniti e finalmente potremo dire ‘Va**anculo virus, welcome back life!’”. “Ragazzi, tra pochi giorni attenti a dire buon anno. Diciamo che il 2021 sia la rinascita!”, ha concluso.
