Fiorello l’ha detto chiaramente: il Festival senza pubblico non avrebbe senso. A due mesi dall’inizio della kermesse canora più attesa […]
Fiorello l’ha detto chiaramente: il Festival senza pubblico non avrebbe senso. A due mesi dall’inizio della kermesse canora più attesa d’Italia, si studiano soluzioni per garantire la presenza di gente regolarmente seduta in platea all’Ariston e pronta ad applaudire i cantanti in gara. Come fare dal momento che i Dpcm del governo Conte dispongono la chiusura dei teatri e vietano ogni assembramento? La possibile soluzione, pensata dal presidente di Rai Pubblicità Antonio Marano, la svela “Dagospia”.
“Creando una ‘bolla’, simile a quelle già realizzate negli Stati uniti per permettere la conclusione del campionato NBA – si legge sul sito di Roberto D’Agostino – In questo caso, si dovrebbero portare – previo tampone – 400 persone sulla ‘Smeralda’, una nave di Costa Crociere varata da poco (a cui si aggiungerebbe tutto il personale dell’equipaggio). L’idea è tenere recluse e protette centinaia di persone fino al 2 marzo, data di inizio del Festival. Allo scattare dell’ora X, grazie ai tender, gli ospiti sbarcheranno al porto e da lì, con dei pullman, saranno scaricati direttamente al teatro Ariston”.
“Resterà operativo il Palafiori, che ospiterà addetti ai lavori, discografici, la Sala stampa, il presidio delle radio e i programmi del daytime in collegamento da Sanremo – si legge ancora – Alcuni programmi della Rai avranno come location il Casinò oppure il palco di piazza Colombo, da dove partirà il lungo red carpet fino all’Ariston. Restano ancora dubbi sul se e come realizzare il Dopofestival…”. L’indiscrezione di “Dagospia” trova conferma tra i corridoi di viale Mazzini. “In effetti è vero, è una delle ipotesi prese in considerazione“, scrive il quotidiano “La Repubblica”.