Nella sua autobiografia dal titolo “Greenlights” scritta durante i 52 giorni trascorsi in isolamento nel deserto, Matthew McConaughey racconta alcuni […]
Nella sua autobiografia dal titolo “Greenlights” scritta durante i 52 giorni trascorsi in isolamento nel deserto, Matthew McConaughey racconta alcuni aneddoti relativi alla sua famiglia d’origine composta dal padre James Donald, dalla madre Mary Kathleen detta Kay, dai fratelli adottivi Michael e Patrick e dallo stesso attore texano che è l’unico figlio biologico della coppia. Ma soprattutto nel libro il divo di Hollywood svela le circostanze, a dir poco bizzarre, in cui è morto il padre. L’uomo è infatti deceduto nel 1992 mentre faceva sesso con la moglie. A stroncarlo è stato un infarto sopraggiunto al climax del piacere. All’epoca Matthew McConaughey stava muovendo i primi passi nel mondo della recitazione.
“Ho ricevuto una chiamata da mia madre. ‘Tuo padre è morto’ – racconta l’attore nella sua autobiografia – Le mie ginocchia cedettero. Non ci potevo credere. Era mio padre. Nessuno o niente poteva ucciderlo. Fatta eccezione per la mamma. Aveva sempre detto a me e ai miei fratelli: ‘Ragazzi, quando me ne andrò, farò l’amore con vostra madre’. Ed è quello che è successo. Ha avuto un attacco di cuore quando ha raggiunto l’orgasmo”.
James Donald McConaughey e la moglie Kay vissero una storia d’amore molto turbolenta. I due, infatti, divorziarono due volte e si sposarono tre volte in tutto. Matthew vorrebbe tanto che la madre si rifacesse una vita e di recente ha pensato bene di farle conoscere il padre del collega Hugh Grant sperando che tra i due scoccasse la scintilla. “Il padre di Hugh ha 91 anni, mia madre 88. Sì, perché no? La prossima settimana dovrebbero incontrarsi e probabilmente non li vedremo per il resto della notte”, ha raccontato in un’intervista a “Entertainment Tonight”.
