“Ustione di secondo grado. Un po’ di vino e vi racconto tutto”. In una tranquilla serata di metà giugno, Barbara […]
“Ustione di secondo grado. Un po’ di vino e vi racconto tutto”. In una tranquilla serata di metà giugno, Barbara D’Urso irrompe via Instagram nelle case dei suoi follower. Nessuna ricetta da illustrare questa volta per la mattatrice di Canale 5 ma una disavventura da raccontare. La conduttrice è rimasta vittima di un incidente e domenica sarà in diretta con una vistosa fasciatura alla mano destra.
“Amici, devo condividere una cosa con voi – spiega in una clip – Voi sapete che io non è che condivida proprio tutto, le mie cose private…evito. C’è una cosa che in realtà io non avrei voluto condividere con voi. Però ho deciso di farlo perché tra due giorni sono in diretta e quindi questa cosa poi l’avreste capita. Fatemi bere un goccetto di vino così non ci penso.
Ieri pomeriggio è successa una cosa: mi sono fatta parecchio male! Non volevo dirlo, tanto non ve ne sareste accorti. Invece, siccome la cosa è bella pesantuccia, domenica sera sono costretta ad andare in onda così. Qui sotto ho un’ustione bella importante. E’ stato un momento doloroso, sto sotto antidolorifici. Però le cose brutte sono altre, per cui guarirò. Insomma, domenica sera sarò così in diretta. Quindi, tanto vale avvertirvi prima. Beviamo per dimenticare”.
Non è un’annata fortunata per le regine della domenica. Mara Venier è attualmente in onda con un piede rotto. Lo scorso settembre, prima della partenza di “Pomeriggio Cinque”, la stessa Barbarella era rimasta vittima di un altro pericolosissimo incidente.
La conduttrice era scivolata su una lastra di cristallo ed era finita al pronto soccorso. “Mi sono salvata per un vero miracolo. Potevo morire – aveva svelato a “Il Giornale” – Quella lastra mi è arrivata tra l’orecchio e la mandibola, pochi centimetri e poteva spaccarmi la testa o sfigurarmi. È stato un trauma, ma io non mi fermo mai, reagisco. E questa vicenda mi ha insegnato ancora di più che la vita va vissuta con gioia e serenità perché in un attimo può cambiare tutto”.
