Il dramma di Toto Cutugno: "Al Bano mi ha salvato la vita. Grazie a lui sono un miracolato" - Perizona Magazine

Il dramma di Toto Cutugno: “Al Bano mi ha salvato la vita. Grazie a lui sono un miracolato”

Daniela Vitello

Il dramma di Toto Cutugno: “Al Bano mi ha salvato la vita. Grazie a lui sono un miracolato”

| 16/05/2019

Nel corso di un intervento al programma radiofonico “I Lunatici” in onda su Rai Radio2, Toto Cutugno svela il suo […]

Nel corso di un intervento al programma radiofonico “I Lunatici” in onda su Rai Radio2, Toto Cutugno svela il suo dramma. “Albano Carrisi mi ha salvato la vita – racconta – Mi rivolgo agli uomini: fate prevenzione, ca*zo. Io mi sentivo una roccia dieci anni fa, mi sentivo di spaccare tutto il mondo, invece mi alzavo di notte, tre quattro volte, per andare a fare la pipì. Mi sono confidato con Albano e mi ha consigliato un medico. Quel medico che si è accorto, alla prima visita, che non avevo una prostata, ma un melone.

Non mi ha fatto uscire dall’ospedale, ha detto subito che era una cosa grave, avevo le metastasi del cancro che arrivavano quasi ai reni. Se non mi facevo operare subito le metastasi del cancro mi arrivavano ai reni ed ero finito. Il professor Rigatti, il medico che Albano mi ha consigliato, mi ha salvato la vita. Io sono, grazie ad Albano Carrisi, un miracolato. Ora sto bene, ogni mese vado a fare i controlli, faccio un po’ fatica a camminare, mi stanco facilmente, però sto da Dio”.

Poi il cantante spiega com’è nata “L’Italiano”, la canzone che lo ha reso celebre in tutto il mondo. “Ero a Toronto, stavo facendo un concerto in un grandissimo teatro – ricorda – Alla fine della mia esibizione ho fatto accendere le luci e ho visto la gente che era in sala. 3500 persone con la faccia da italiano. Li ho guardati, mi sono emozionato, e mi sono detto che avrei detto una canzone per loro, una canzone dedicata a tutti quegli italiani che erano in giro per il mondo. Sono andato al ristorante dopo il concerto e con la chitarra in mano mi è venuta fuori la canzone, naturalmente. Volevo farla cantare a Celentano, ha sentito la canzone due volte e poi ha detto che non poteva cantarla. Sono rimasto sbigottito, ma lui ha detto che non voleva farla. E’ stata la mia fortuna. Nell’ultimo cd di Adriano e Mina c’è una mia canzone, siamo sempre in contatto, anche con Claudia Mori. Per me Celentano è il massimo, conoscerlo è un prestigio. E’ un grande artista. Per lui ho scritto tredici canzoni, tra cui ‘Soli’ e ‘Il tempo se ne va’”.

E della musica italiana dice: “Intesa come melodia, la musica italiana è un po’ dimenticata. Oggi ci sono i rapper, i trapper. Poi sono anche bravi questi ragazzi, raccontano storie originali. Ma manca, secondo me, la melodia che ci invidia il mondo intero”.

CLICCA QUI E SEGUICI SU INSTAGRAM

Copyright © 2024

Editore: Livesicilia.it Srl - Via della Libertà, 56 – 90143 Palermo Tel: 0916119635 P.IVA: 05808650823
Livesicilia.it Srl è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) con il numero 19965