Luca Zingaretti: "Montalbano? E' come un vino pregiato, va assaporato goccia a goccia" - Perizona Magazine

Luca Zingaretti: “Montalbano? E’ come un vino pregiato, va assaporato goccia a goccia”

Daniela Vitello

Luca Zingaretti: “Montalbano? E’ come un vino pregiato, va assaporato goccia a goccia”

| 12/03/2019

Per Luca Zingaretti è un periodo d’oro e molto prolifico dal punto di vista professionale. Al momento l’attore romano è […]

Per Luca Zingaretti è un periodo d’oro e molto prolifico dal punto di vista professionale. Al momento l’attore romano è impegnato a Catania nelle riprese di “Tuttapposto” , il primo film dell’attore palermitano Roberto Lipari, prodotto da Tramp Limited e diretto da Gianni Costantino.

Il lungometraggio, che sarà distribuito da Medusa Film in autunno, racconta la storia di Roberto, studente universitario in un ateneo in cui i docenti vendono esami, assumono solo amici e parenti e sono dediti alla raccomandazione. Il padre di Roberto è anche il magnifico rettore, interpretato da Zingaretti. Una professione, quella del rettore, nella quale l’attore non si vede affatto. “Semmai mi piacerebbe insegnare. Il rettore in fondo è un amministratore”, svela in un’intervista a “Tv Sorrisi e Canzoni”.

Zingaretti spiega anche perché ha accettato questo ruolo: “Mi piaceva e stimo molto Roberto Lipari: è un comico che riesce sempre a far riflettere nei suoi monologhi ma con leggerezza, senza dare la sensazione di ‘fare la predica’. Il film è una satira feroce sul malcostume della raccomandazione”.

Dopo “Tuttapposto”, l’attore tornerà sul set del “Commissario Montalbano” per girare  tre nuovi episodi della saga nata dalla penna di Andrea Camilleri. Per vederli in tv occorrerà attendere il 2020. “A luglio faremo due episodi, tratti da un romanzo e da alcuni racconti di Camilleri. E poi un terzo da Il metodo Catalanotti, un libro bellissimo dove la vita del commissario Montalbano si intreccia con quella di una compagnia di teatro”, racconta.

Zingaretti è convinto che si debbano realizzare pochi episodi per volta. “Il commissario Montalbano è come un vino pregiato, bisogna centellinarlo e assaporarlo, goccia a goccia – sentenzia – Poi io ci tengo, perché solo così riesco a tenere alta la qualità e la concentrazione. Non puoi impegnarti a pieno su cinque o più storie contemporaneamente”.

Infine, l’attore si chiude nel silenzio quando si tratta di commentare il successo alle primarie del PD del fratello Nicola. “Non posso che rispondere ‘No comment’ – dice – Perché se dico qualcosa, qualunque cosa su questo argomento, poi non si parlerebbe d’altro e non mi sembra giusto: io faccio l’attore e voglio parlare di film, spettacoli e… Montalbano“.

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