Più che un’intervista quella andata in onda ieri pomeriggio a “Domenica In” è stata una chiacchierata tra vecchie amiche. Venuta […]
Più che un’intervista quella andata in onda ieri pomeriggio a “Domenica In” è stata una chiacchierata tra vecchie amiche. Venuta appositamente da Los Angeles per sostenere Mara Venier, Romina Power è sbarcata negli studi Rai mentre Canale 5 ospitava Loredana Lecciso.
Bocca rigorosamente cucita sulla vita privata nonostante i tentativi della conduttrice di strapparle qualche confessione inedita. “Fai sempre la casta e pura…nessun uomo?”, ha chiesto ridendo la Venier. Per tutta risposta, Romina ha finto di avere problemi con l’audio. Stesso atteggiamento quanto è venuto fuori il nome di Al Bano. “C’è un’interferenza nello studio, l’audio non mi arriva”, ha ironizzato. Per poi aggiungere: “Tutti mi cercano, tutti mi vogliono ma non piglio nessuno…per ora”.
La gioia di essere nonna
Romina è nonna da 4 mesi. La figlia Cristel ha dato alla luce il suo primogenito Kay a Zagabria, in Croazia. “Avevo ansia di vederlo e sono arrivata 3 settimane prima che nascesse, lo aspettavo. Io adoro i bambini piccoli. La cosa più bella dell’essere nonna è che puoi tenerli in braccio quanto vuoi e nessuno te li toglie. Io ero presente alla nascita, non in sala parto. Al Bano è arrivato molto dopo, molti giorni dopo. Lui deve mantenere tutta la famiglia, deve lavorare. Un nipotino ti fa credere ancora nel miracolo della vita, ti rendi conto di quanto passi velocemente il tempo e hai voglia di godertelo al massimo. Ne vorrei altri. Punto su Cristel per i nipotini, Yari è uno scapolone e Romina piccola non è neanche fidanzata”.
I genitori di Romina
“Ero in collegio in Messico quando papà è venuto a mancare, aveva soltanto 44 anni (Romina aveva 7 anni, ndr.), è stato Hollywood ad ucciderlo. Purtroppo non ho ricordi di lui da vivo, sono andata alla ricerca dei ricordi degli altri, ho cercato di farli miei. Mia madre me ne parlava poco, i suoi amici erano sparpagliati nel mondo. Se mi è mancato mio padre? Come ad un albero mancano le radici”.
L’anima da zingara e l’amore per la Puglia
Romina spiega il perché della sua vita solitaria e della sua malinconia: “Nella mia vita quotidiana mi piace vivere isolata, prima nella campagna pugliese, ora nel deserto californiano. Vado alla ricerca di luoghi isolati a contatto con la natura. Nel deserto scrivo. Ho già scritto tre romanzi. La Puglia ha un posto speciale nel mio cuore, è un luogo di sensazioni molto forti, ma sono ancora alla ricerca del mio posto ideale in cui essere in sintonia con la natura e serena interiormente”.
La reunion artistica con Al Bano
“Sono mecenate di me stessa. Col lavoro di cantante mi mantengo come scrittrice e pittrice. Io pensavo di non tornare mai più a cantare. Poi è arrivata la telefonata di un impresario russo che mi ha fatto una proposta che non potevo rifiutare. Mi sembrava poi carino festeggiare i 70 anni di Al Bano, pensavo fosse solo per quella sera e invece da quattro anni non abbiamo mia smesso. Non mi sarei mai aspettata questa ondata di amore, credevo si fossero già dimenticati di me”.
Le tre foto del cuore
La prima è una foto dei genitori di Romina nel giorno delle loro nozze “Senza di loro non ci sarebbe stata una vita terrena per me. La loro bellezza non era soltanto esteriore e il loro è stato un grande amore. Si può dire che sono nata dall’amore”. La seconda è una foto dei 4 figli di Romina “Questa l’ho scattata io quando è nata mia figlia Romina, non mi sembrava vero di poterli riunire tutti insieme sul mio letto, non avrei mai pensato di avere 4 figli, proprio 4. Io ho 4 figli, ho fatto del mio meglio e anche Al Bano c’ha messo del suo”. Infine, la terza è una foto di Romina con Papa Wojtyla, in Brasile nel 1996 “Per me era un uomo speciale. Ho sognato questo abbraccio quindici anni prima di conoscerlo. Avvertivo qualcosa di molto speciale in quest’uomo, era buono di cuore e si interessava alle persone con sincerità”.
Romina e il buddhismo
“Ora sono buddhista, ero alla ricerca di qualcosa che non avesse delle discrepanze, in cui tutto avesse un senso e l’ho trovato nel buddhismo tibetano. Mi sono avvicinata quando mia madre si è ammalata, sono stata vicina a lei gli ultimi 4 anni della sua vita. Mi ha cambiato la mente”.
Romina Power e la negatività
Cosa non sopporti? “Le persone che cercano di schiacciare e sfruttare il prossimo, la superficialità, la cattiveria gratuita. Al posto di fare del male possiamo fare del bene e stare meglio con noi stessi. Strumentalizzare le persone e cercare di metterle in cattiva luce è un veleno che dai a te stesso. Mi fa male l’ignoranza becera, cerco di non focalizzarmi, cerco di passare oltre le cose negative altrimenti ti arrivano dentro, bisogna lasciarle fuori. Cerco di farlo sempre più perché mi sento meglio”.
