In occasione dell’uscita della sua autobiografia dal titolo “Chiamatemi bomber” edita da Rizzoli, Christian Vieri ha rilasciato un’intervista all’Huffington Post dove ha anticipato alcuni passaggi del libro.
“C’erano gnocche dappertutto – racconta – Riuscivo sistematicamente a convincerne una – a dire il vero anche due o tre nel corso della stessa serata – a seguirmi negli uffici del locale…Ci chiudevano lì dentro e facevo quello che deve fare un bomber”.
Tra i ricordi scolpiti nella memoria dell’ex calciatore anche le vacanze a Milano Marittima dove era praticamente di casa. “Nel libro racconto del Pineta – spiega – locale che ho spesso frequentato durante le mie vacanze estive, finito il campionato. Uscivo anche la domenica o durante al settimana. Ma sapevo quando potevo e quando no. Il lavoro è sempre stato al primo posto. Sennò come avrei potuto segnare un gol a partita per quindici anni?”.
Oggi Vieri vive a Miami dove lavora per “la più grossa emittente televisiva a livello sportivo in America, Bein Sports” nei panni dell’opinionista e del commentatore sportivo. “Da quando non sono più sui giornali tutti i giorni vivo molto meglio“, rivela.