23 Giugno 2021, 14:15
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Per Gabriele Paolini si sono riaperte le porte carcere. Il noto “disturbatore” televisivo dovrà scontare una condanna ad otto anni per un cumulo di reati che spaziano dall’induzione alla prostituzione minorile alla produzione di materiale pedopornografico fino alla tentata violenza sessuale su minori. Ieri mattina, all’alba, a Gabriele Paolini è stato notificato un ordine di esecuzione della pena da scontare nel penitenziario reatino di Vazia, in provincia di Rieti.
La vicenda risale al 2013 quando Gabriele Paolini finì in carcere per 19 giorni e poi agli arresti domiciliari per 20 mesi dopo che gli inquirenti lo accusarono di avere avuto rapporti sessuali con alcuni minorenni in cambio di soldi e regali e di avere intrattenuto una relazione con un minorenne, un ragazzo che all’epoca aveva 17 anni. Il “disturbatore” tv ha sempre respinto ogni accusa.
“Il mio avvocato mi ha informato della decisione dei supremi giudici – ha dichiarato qualche settimana fa Gabriele Paolini all’Adnkronos – sono disperato. Vorrei non fosse finita così. Sono addolorato da questa decisione, ma respingo tutti i reati a me contestati perché non mi appartengono. Ho amato quel giovane, nonostante la differenza di età. Io avevo 39 anni e lui 17, ma lo ho amato per davvero. Ma se la Cassazione ha confermato la condanna, allora è giusto andare in carcere, non voglio misure alternative. Sono molto giù, non so se mia madre riuscirà a reggere questa botta. Probabilmente pago anche per l’essere stato sempre un rompicogl…Su questo non sono difendibile, per 25 anni ho destabilizzato il mondo della tv e sicuro pago per questo”.
“Un’occasione persa per la giustizia – ha commentato il suo legale, Massimiliano Kornmuller in un’intervista rilasciata all’Unione Sarda – Si sarebbero potute percorrere nuove strade circa la liceità o meno di certi comportamenti. Questo non è avvenuto”.
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23 Giugno 2021, 14:15