Fa un figlio con l’alunno minorenne, 32enne condannata

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02 Giugno 2020, 11:26

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E’ stata condannata in primo grado a sei anni e mezzo di reclusione la 32enne di Prato che rimase incinta di un minorenne a cui dava ripetizioni d’inglese. La donna, operatrice sanitaria in una Rsa e amica della famiglia del ragazzo, è sposata e madre di un altro bambino avuto dal marito. Quest’ultimo è stato a sua volta condannato a un anno e mezzo di detenzione per essersi attribuito la paternità del bimbo nato dalla relazione extraconiugale pur sapendo che non era suo.

Nel corso del processo, la 32enne si è difesa dichiarando di essersi innamorata del suo allievo e che il rapporto era consenziente. La donna, inoltre, ha sostenuto di averlo sfiorato solo quando il ragazzino aveva compiuto quattordici anni e dunque era già, per legge, personalità giuridica. Una tesi smentita dal minorenne secondo cui gli abusi sono iniziati quando aveva 13 anni.

Secondo l’accusa, la 32enne avrebbe costretto l’alunno ad avere una relazione minacciando di raccontare il loro segreto e di mostrare a tutti quel bambino che gli somigliava moltissimo. L’imputata, che parla di un’altra verità, è stata condannata per “atti sessuali e violenza sessuale per induzione su minore” ma ha fatto sapere che ricorrerà in appello.

A denunciare i fatti è stata la madre del minorenne che dopo la sentenza ha rotto il silenzio. “Non abbiamo mai cercato vendetta – ha dichiarato al quotidiano “La Repubblica – Ma quella donna non si è vergognata di niente, anche in aula ha avuto un atteggiamento sprezzante. Ha detto che la verità è un’altra come se non si rendesse conto di quello che aveva fatto. Quale altra? La verità è questa: ha abusato di mio figlio quando lui non aveva nemmeno 14 anni, lo ha ricattato e minacciato. I bambini e le bambine non si toccano, mio figlio l’ha rovinato e nessuna sentenza mi risarcirà”.

La donna racconta che il figlio l’ha ringraziata per averlo “liberato da un peso”. “Ha isolato questa vicenda dalla sua vita, è come un cassetto che tiene chiuso – svela – Quando lo psicologo gli ha domandato del bambino lui ha risposto: io non ho chiesto niente, quello è il figlio di (segue il nome dell’insegnante di inglese, ndr.)”.

E a proposito del bambino aggiunge: “Sono nonna lo so, ma in questo momento mi interessa la vita di mio figlio, è lui che devo proteggere. Ci penso, certo che ci penso. Quel bambino è frutto di un abuso e ora non riesco a sentirlo come mio nipote. Ci vorrà tempo o forse no, non so”.

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02 Giugno 2020, 11:26

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