12 Giugno 2021, 09:37
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“Voi che avete rapito Denise, nonostante siano passati giorni, mesi, anni…raccoglierete quello che avete seminato, sia in terra che in cielo. Mostri siete e sempre lo sarete!”. Così Piera Maggio nell’ultimo post condiviso sui social. Sono trascorsi 17 anni da quando sua figlia Denise Pipitone, che non aveva ancora compiuto 4 anni, è scomparsa da Mazara del Vallo.
Il muro di omertà costruito attorno al sequestro della bambina siciliana pare sul punto di sgretolarsi e Piera Maggio non si rassegnerà finché non arriverà alla verità. Diversi gli appelli lanciati a chi, per paura o altro, sa e non parla. “Se alcuni avessero una coscienza – ha scritto tre giorni fa sui social – si porterebbero a vita, il peso della NON riuscita del ritrovamento di mia figlia e della NON giustizia. Denise e noi genitori abbiamo pagato a caro prezzo l’incompetenza e il NON-volere di alcuni”.
Nei giorni scorsi, una nuova pista – frutto di una segnalazione al vaglio degli inquirenti – ha portato sino a Parigi. Qui Mariana, una ragazza di origine rom adottata a 10 mesi da una famiglia italiana, è convinta di aver visto la nomade fotografata un mese dopo la scomparsa di Denise dalla guardia giurata Felice Grieco a Milano. La donna di etnia rom era in compagnia di una bambina a cui si è rivolta chiamandola “Danas”. La piccola somiglia molto alla figlia di Piera Maggio e Pietro Pulizzi.
Mariana ha segnalato tutto ai carabinieri e come, svelato dall’inviata del programma “Storie Italiane”, gli inquirenti stanno indagando (LEGGI QUI). A svelare per prima cosa ne pensa Piera Maggio è stata l’inviata de “La Vita in Diretta”: “Piera è cauta, è un momento di grande esposizione mediatica del caso di Denise. Ha detto ‘ho bisogno di riscontri, della verità oggettiva’. Vuole capire che tipo di segnalazione è”.
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12 Giugno 2021, 09:37