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Il Codacons chiede scusa a Fedez e il Tar boccia il suo ricorso: “La Ferragni potrà andare da Fazio”

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01 Marzo 2024, 16:10

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Il Codacons si scusa con Fedez. L’associazione che tutela i consumatori, che ha ingaggiato una vera e propria “guerra” contro il rapper e la moglie Chiara Ferragni, ha fatto un passo indietro e ha ammesso di aver esagerato. Tutto è iniziato quando il Codacons ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza dopo che il cantante si era dichiarato “nullatenente” in tribunale. A quel punto, l’associazione ha chiesto una verifica fiscale sul suo gruppo societario e in un comunicato diffuso alla stampa aveva parlato di “trame oscure” e di “una personalità incline a ‘sfruttare’ a proprio vantaggio i meccanismi mediante cui si celano le ricchezze personali, situazione questa dove è molto frequente possano annidarsi situazione di elusione fiscale o di vera e propria evasione”.

Chiara Ferragni (Foto Instagram)

“Non siamo soliti offendere nessuno, ma andremo a fondo”

“Non era intenzione del Codacons accusare Fedez né di evasione fiscale né di altre condotte non lecite – scrive il Codacons nella lettera di scuse – Posto dunque che da parte nostra, si ribadisce, non vi era alcun intento accusatorio, se il sig. Lucia ha avuto tale impressione noi ci scusiamo e sicuramente toglieremo questo comunicato dal sito web. Inoltre valuteremo, dopo avere ricevuto il parere che stiamo chiedendo oggi stesso all’Agcm e all’Agenzia delle Entrate, per maggiore trasparenza e chiarezza dei nostri scopi sociali, se pubblicare integralmente l’esposto. Quindi ci scusiamo per l’equivoco e per gli eventuali toni utilizzati. Finalmente il rapper sembra capire che l’esposto alle Fiamme gialle era un atto doveroso per il Codacons. Considerata la sua ‘coda di paglia’, con la nostra lettera abbiamo anche informato Fedez che noi non siamo soliti offendere nessuno, ma andremo a fondo per accertare che uso fa di tutte quelle società”.

Fedez (Foto Instagram)

L’ironia di Fiorello: “Allora è possibile anche la pace tra Russia e Ucraina”

“Questa è una notizia che quando l’ho letta, io non volevo credere ai miei occhi: ‘Il Codacons si scusa con Fedez’ – ha ironizzato Rosario Fiorello a “Viva Rai2!” – Fedez dice: ‘Ma non è possibile’. Quando ho letto ‘sta cosa ho detto: ‘E’ il primo marzo o il primo aprile?’. Invece è il primo marzo. Se il Codacons si scusa con Fedez, allora è possibile anche la pace tra Russia e Ucraina. Speriamo che sia di buon auspicio. Quasi quasi chiamerei Fedez ma lui a quest’ora dorme e poi forse ha altri problemini per la testa”.
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Quando il presidente del Codacons disse: “Non andare con la Lamborghini a dare i soldi ai poveri”

Carlo Rienzi – presidente del Codacons – aveva attaccato Fedez anche attraverso un video. “Federico, sono Carletto Patatino, come mi chiami tu – aveva detto – So che ti sei un po’ offeso perché abbiamo fatto un esposto alla Guardia di Finanza per la rete di società di cui sei azionista. Ma se sei nullatenente, che ti frega? I nullatenenti non hanno niente da temere, vedrai che non uscirà fuori niente”. Poi aveva aggiunto: “Attento però. Perché, giuridicamente, se tu hai delle società non è che puoi dire che sei nullatenente. Un’altra cosa. Non andare con la Lamborghini a dare i soldi ai poveri. Come fanno le persone a credere che sei nullatenente, caro Broccolino? Stai un po’ più attento”. 

Carlo Rienzi e Fedez (Foto video e Instagram)

Fedez: “Non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente”

Fedez aveva chiarito la dichiarazione resa in tribunale. “Durante un processo mi è stata posta una domanda dal giudice circa quali beni mobili e immobili siano a me intestati. Ho risposto la verità che non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente perché è tutto intestato alle società della mia famiglia, come avviene per molti imprenditori e imprenditrici di questo Paese. Se avessi detto il contrario avrei mentito davanti a un giudice compiendo un reato”, aveva spiegato al quotidiano “La Repubblica”. Per poi aggiungere: “Le mie società sono a disposizione per ogni eventuale controllo delle autorità competenti, non abbiamo nulla da temere o nascondere”.

Fedez (Foto da video)

Chiara Ferragni potrà partecipare a “Che tempo che fa”

Nel frattempo, il Codacons incassa una sconfitta. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dall’associazione contro l’ospitata di Chiara Ferragni a “Che tempo che fa” in programma domenica 3 marzo. Il Tar, fa sapere il Codacons, ha ritenuto di non poter intervenire considerato che “il pregiudizio, come sopra paventato, rivesta carattere meramente ipotetico, in quanto sostanziato da condotte aventi futura collocazione temporale e non preventivabile contenuto. Escluso che possa procedersi, nella presente sede cautelare, alla somministrazione (quantunque veicolata da un intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) di regole di condotta, quanto allo svolgimento di una trasmissione televisiva, chiaramente esulanti dai poteri dispositivi dell’adito giudice amministrativo”, anche perché comunque “incidenti su interessi aventi primaria tutela costituzionale, quali la libertà di espressione e la tutela della riservatezza”.

Fabio Fazio (Foto Instagram)

Il Codacons: “Fabio Fazio è incline ad assecondare i propri ospiti evitando qualsiasi domanda scomoda”

Il Codacons ha così commentato la decisione del Tar: “Temiamo che, come avvenuto con la vergognosa intervista sul Corriere della sera, in assenza di contraddittorio Chiara Ferragni potrà dire ciò che vorrà a Che tempo che fa, e magari continuare a derubricare le gravi scorrettezze messe in atto dalle sue società sui casi del pandoro Balocco, delle uova di Pasqua e della bambola Trudi come fake news o semplici errori di comunicazione, ingannando così i telespettatori che da casa assisteranno alla trasmissione, e con la complicità di Fabio Fazio, notoriamente incline ad assecondare i propri ospiti evitando qualsiasi domanda scomoda. Vedremo cosa accadrà domenica 3 marzo – si legge in una nota dell’associazione – e, in caso di scorrettezze, se l’Agcom non adotterà provvedimenti il Tar potrà intervenire per decidere eventuali sanzioni”.

Pubblicato il

01 Marzo 2024, 16:10

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