Il grande pubblico ricorda ancora Chiara Francini per il monologo recitato sul palco del teatro Ariston in occasione dello scorso Festival di Sanremo. “Sapevo che sarei arrivata al pubblico più grande in Italia – spiega l’attrice e scrittrice parlando con il “Corriere della Sera” – e mi sono detta: devo sfruttare questo incredibile palcoscenico per veicolare messaggi affini a quella che sono. Quel monologo ero e sono disposta a difenderlo fino alla morte, perché è quello che penso: non parlava solo di maternità ma soprattutto di essere donna, di questo devastante e proficuo senso di colpa che ci caratterizza”. Chiara Francini è la più cercata d’Italia nella classifica annuale di Google Trends per il 2023. Una circostanza, ammette, che “lì per lì mi ha fatto un po’ specie, come si dice in Toscana. Poi ci ho ragionato: se sono andati a cercare notizie su di me, vuol dire che erano incuriositi per i mei lavori, per il mio libro ‘Forte e Chiara’, per il film ‘Pare parecchio Parigi’ di Pieraccioni che uscirà a gennaio”.
“Ho avuto un fidanzato che amava la mia vitalità ma allo stesso tempo la voleva possedere”
Le donne sono sempre al centro delle sue battaglie e della sua arte. “Secondo me la donna dell’anno, potrebbe essere Elena Cecchettin, la sorella di Giulia: esempio di dignità, voce tragica che cerca di traghettare il negativo in positivo”, afferma. Anche l’attrice ha avuto un fidanzato possessivo e ricorda come ne è uscita: “Ho avuto un fidanzato che amava la mia vitalità ma allo stesso tempo la voleva possedere. Le mie amiche erano sbagliate, i miei amici dei disgraziati. Ho capito che dovevo lasciarlo quando mi accusò di aver fatto una cosa che non avevo fatto, e disse: ‘Se confessi ti perdono’. Mentire per essere perdonata… no, non era proprio la cosa giusta”. Da 18 anni sta con l’ex calciatore svedese Frederick Lundqvist. “Quello che sono lo devo soprattutto a lui – dice – mi ha reso serena, libera. Mi ha sostenuta anche dicendo che non sarebbe potuto stare con una donna che non fosse ambiziosa”.
“La prima volta che ho visto Frederick l’ho trovato molto bello”
Chiara Francini racconta che il compagno è bravo a cucinare e non solo: “Lui è bravissimo a fare da mangiare, e io sono una che quando ha fame deve mangiare. In questi giorni non c’è e io volevo farmi un caffè, ma non riuscivo. L’ho chiamato e mi ha detto: ‘No ferma, ho chiuso il gas’”. Si descrive come una donna timida e difficile: “Io l’iniziativa non l’ho mai presa in tutta la mia vita: sono insicura. Però la prima volta che ho visto Frederick l’ho trovato molto bello e gli ho detto che assomigliava a Cicciobello. Lui mi guardò male, in Svezia non sanno cosa sia. Mi ha chiesto di uscire, ma mi portava a casa alle 22: voleva farmi capire che era serio”. Mai usato Tinder. “Per carità! Ma t’immagini, già son difficile di mio”, sentenzia.
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“Sono una diurna: sveglia alle 5 e a letto presto, eccetto quando ho teatro”
Il libro che sta leggendo in questo periodo è “Visas” le poesie di Vittorio Reta: “Una vecchia edizione Feltrinelli che mi ha comprato Frederick. Un artista molto tormentato, suicida a 30 anni. Lo leggo in maniera sparsa. Non di sera, sono diurna. Sveglia alle 5 e a letto presto, eccetto quando ho teatro. Se vado al ristorante mi spengo a poco a poco, appoggio la gota sulla tovaglia e dormo”. Chiara Francini ha raccontato di tenere sempre addobbati tre alberelli di Natale per casa: per 365 giorni, l’anno. “Ma non ho ancora ricevuto regali – sottolinea – Però ho un calendario dell’Avvento fatto su misura: nelle finestrelle ci sono 25 palline di Natale che mi ha comprato Frederick”. Il Natale lo trascorrerà in famiglia: “A casa con babbo e mamma, poi a fine anno Frederick mi porta nella sperduta campagna svedese, con suocero e cognata. Capisco poco la lingua, ma sono affascinata: per esempio per dire ‘sì’ fanno un verso ‘ogh’, che ogni volta mi viene un infarto e dico: oddio che ho fatto di male”, conclude.
