Festival di Sanremo

La beneficenza si fa in silenzio? Laura Boldrini difende Chiara Ferragni

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14 Gennaio 2023, 12:38

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La notizia che Chiara Ferragni devolverà l’intero cachet sanremese in beneficenza ha sollevato un vero e proprio polverone. Non tutti, infatti, hanno applaudito alla scelta dell’imprenditrice digitale che affiancherà Amadeus nella prima e nell’ultima serata del Festival.

Chiara Ferragni (Foto Instagram)

Selvaggia Lucarelli: “Per lei sono spicci”

Dopo la polemica nata a seguito dell’iniziativa natalizia frutto della collaborazione tra Chiara Ferragni e Balocco, polemica sollevata da Selvaggia Lucarelli, la giornalista esperta di social è tornata alla carica dopo la conferenza stampa in cui la moglie di Fedez ha annunciato il suo sostegno alla rete nazionale antiviolenza D.I.RE. “E ovviamente, puntuale come ogni sua mossa mirata a lucidare la reputazione, il suo cachet di Sanremo andrà in beneficenza – ha subito sottolineato – Naturalmente scelta non fatta in silenzio ma annunciata in una apposita conferenza stampa. Per la cronaca, il cachet di Sanremo per lei sono spicci. E anche questa volta ‘ma che bravaaaaa’”.

Selvaggia Lucarelli (Foto da video)

Laura Boldrini: “Ferragni testimonial che può fare la differenza”

Mentre Fedez si diceva orgoglioso della moglie, in tanti hanno preso le difese della regina delle influencer parlando di attacco ingiusto. Tra questi anche Laura Boldrini che ha definito Chiara Ferragni “una testimonial che può fare la differenza”. “Con questo gesto – ha dichiarato l’ex presidente della Camera all’Adnkronos – la Ferragni diventa parte attiva di una battaglia giustissima fatta da tante donne a sostegno di altre donne che però, per emergere e per fare arrivare messaggi positivi, ha bisogno di qualcuno che abbia un peso mediatico. Persone che hanno una grande visibilità come la Ferragni possono sicuramente fare la differenza perché con i loro milioni di follower rappresentano un punto di riferimento per le nuove generazioni”. “Il messaggio positivo diventa ancora più forte – ha continuato la Boldrini – quando si sceglie anche di devolvere risorse a strutture e associazioni serie e qualificate che ne fanno buon uso, come in questo caso. Sul tema della violenza sulle donne c’è ancora molto da fare a livello culturale, noi possiamo fare sicuramente leggi migliori ma ad oggi di leggi ce ne sono già tante. Purtroppo però ogni tre giorni una donna viene uccisa per mano di chi dovrebbe amarla”.
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Chiara Ferragni in conferenza stampa (Foto Instagram)

“Importante che figure note si facciano parte attiva in questa battaglia”

“Continuano ad esserci gli abusi, le molestie e le donne continuano ad essere maltrattate e screditate – ha aggiunto – Il fattore culturale dipende anche dal fatto che questo tema si diffonda e raggiunga il più alto numero di persone possibile. Noi abbiamo migliaia di operatrici, di professioniste, avvocate, donne delle forze dell’ordine, dei centri antiviolenza e delle case rifugio che si occupano di questo tema ma purtroppo questo non emerge mai. È quindi molto importante che figure note come la Ferragni si facciano parte attiva in questa battaglia”. “C’è bisogno, per riuscire a sensibilizzare la gente su un tema così importante, che ci sia qualcuno che faccia da traino – ha concluso Laura Boldrini – La Ferragni grazie ai suoi milioni di follower può essere molto utile perché può far arrivare a migliaia di giovani messaggi positivi come condannare ogni forma di violenza contro le donne, non giustificare gli uomini che lo fanno e aiutare le vittime a uscire da questo tunnel di violenza e rifarsi una vita attraverso l’aiuto dei centri antiviolenza”.
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Laura Boldrini (Foto da video)

Emilio Mola: “La beneficenza si fa in silenzio? E chi lo ha deciso?”

“La beneficenza si fa e non si dice. E chi lo ha deciso? – è il parere dello scrittore e giornalista Emilio Mola – Mi chiedo come abbiamo fatto a farci convincere che questo pensiero sia quello corretto, a tal punto da farlo diventare una ‘massima’, una cosa ovvia, del tutto scontata. Non c’è nulla di sbagliato nel non fare beneficenza. Così come non c’è nulla di sbagliato nel farla. L’unica cosa sbagliata, l’unica cosa di cui vergognarsi, dovrebbe essere rompere le palle a chi la beneficenza la fa. E, raccontandola, prova a farla crescere, a sensibilizzare, a far parlare di un problema e a dare l’esempio. Se raccontare la beneficenza diventasse normale, cool e perfino contagioso e virale? La beneficenza si fa e, se si vuole, si dice”.

Chiara Ferragni (Foto Instagram)

Davide Ciliberti: “Trovo legittima la comunicazione di Chiara Ferragni”

Secondo i rumors, il compenso di Chiara Ferragni ammonterebbe a 100mila euro per due serate. “Una cifra peraltro largamente sotto dimensionata di almeno venti volte rispetto al valore della Ferragni come testimonial – ha sottolineato Davide Ciliberti, spin doctor del gruppo di comunicazione Purple & Noise – che con i suoi 30 milioni di follower di tutti i paesi del mondo solo su Instagram è uno straordinario veicolo di promozione e visibilità per il Festival e non viceversa. Che poi la Ferragni abbia voluto comunicare che ha devoluto il suo compenso ad un’associazione che peraltro si occupa di un tema davvero importante quale è quello della violenza sulle donne lo trovo assolutamente legittimo, checché ne dicano Lucarelli et similia e non autoreferenziale. Anzi, questa comunicazione semmai va anche ad alimentare quel necessario faro di visibilità che va tenuto sempre acceso e alimentato su questa tematica”.

Fedez e Chiara Ferragni (Foto Instagram)

Cesare Casiraghi: “Consiglio a chi critica di agire con gesti simili”

“Innanzitutto la beneficenza è sempre positiva – gli ha fatto eco Cesare Casiraghi, storico pubblicitario italiano – poi circa le polemiche sul fatto di averla dichiarata non capisco davvero il punto. Sono strali pretestuosi, soprattutto per una star come la Ferragni che non ha certo bisogno di farsi pubblicità come ho letto la accusano alcuni commentatori, cui consiglierei al minimo maggiore ponderazione, oppure agire con gesti simili, ovvero generose offerte dei loro incassi a qualsiasi associazione desiderino. Prima fare poi parlare è sempre una buona pratica”.

Chiara Ferragni (Foto Instagram)

Il presidente di D.I.RE: “I violenti contano sul silenzio”

“Le donazioni si fanno in silenzio? Per la verità è chi usa violenza sulle donne che conta sul silenzio – ha tenuto a precisare a “La Repubblica” Antonella Veltri, presidente di D.I.RE – E il mio commento personale è che solo chi non conosce i percorsi delle donne che attraversano il tunnel della violenza di genere può restare in silenzio o non considerare l’importanza di parlarne. Anche attraverso la grande cassa di risonanza di una influencer”.

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14 Gennaio 2023, 12:38

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