Andrea Piazzolla, l’ex assistente di Gina Lollobrigida, è stato condannato in primo grado a 3 anni di carcere per circonvenzione di incapace, ma non si pente di nulla. Dopo la sentenza, in un’intervista rilasciata al settimanale “Gente”, Andrea Piazzolla ha dichiarato di sentirsi “psicologicamente molto provato e affranto, addolorato e deluso. Potrei dire annientato”. L’ex factotum ribadisce la sua posizione parlando di “rapporto irripetibile” con la Diva, ma intanto il giudice ha accolto la ricostruzione della Procura che aveva avanzato una condizione di squilibrio tra vittima e imputato. “Non era e non è stato mai un rapporto paritario – ha poi spiegato Andrea Piazzolla in un’intervista al “Corriere della Sera” – perché Gina decideva tutto in piena autonomia anche quello che riguardava la mia persona. Ha sempre agito seguendo la sua linea di pensiero che nessuno poteva modificare”.
“Gina, come tutte le persone molto anziane, aveva delle necessità che ero felice di soddisfare”
“Che si trattasse di lavoro o rapporti personali, è sempre stata una donna molto libera e non influenzabile da nessuno – ha confidato Andrea Piazzolla al “Corriere della Sera” – Ho imparato da Gina il significato della parola libertà perché non ha mai fatto qualcosa in cui non credesse. Ho vissuto accanto a Gina per soddisfare ogni sua esigenza, da quelle materiali, mediche e sociali. L’ho accompagnata, se ero gradito, in tutti i suoi impegni. Ero a sua totale disposizione. Ho anteposto lei a tutto e tutti. Il mio rapporto con Gina era e resterà unico”. La Bersagliera è morta lo scorso 16 gennaio all’età di 95 anni e sembrava essere ormai completamente dipendente da Andrea Piazzolla. “Gina, come tutte le persone molto anziane, aveva delle necessità che ero felice di soddisfare – ha sottolineato l’ex factotum -. Ma non ha mai avuto la necessità di avermi accanto”.
“La mia vita lavorativa prenderà altre strade, nonostante le enormi difficoltà derivanti dalla vicenda giudiziaria”
Andrea Piazzola ha dipinto il profilo di una donna autonoma e indipendente: “È sempre stata circondata da amici e persone che le volevano bene, che nel processo hanno chiaramente parlato del loro rapporto con la Lollo e di quello che ho fatto per lei. Per le sue necessità pratiche Gina sapeva benissimo di poter in qualunque momento ricorrere a personale di servizio che in taluni casi ha assunto”. La condanna a tre anni sarà quasi certamente commutata in servizi sociali. Assisterà persone fragili? “Io non ho chiesto neppure alla Lollo di assisterla – ha precisato -. Quando la conobbi fui chiamato a collaborare ad una sua iniziativa e poi il nostro rapporto si è intensificato. La mia vita lavorativa prenderà altre strade, nonostante le enormi difficoltà derivanti dalla vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto”.
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“Gina era perfettamente in grado di salire su un elicottero per andare a pranzo a mare”
Secondo la difesa di Andrea Piazzolla, l’attrice fino a poco tempo prima della sua morte era in grado di decidere per sé, nonostante l’età avanzata. “È vero, è stato dimostrato – ha insistito l’ex assistente – attraverso testimonianze, fotografie e documenti. Gina ha goduto di buona salute quindi era perfettamente in grado di partecipare a eventi, in Italia e all’estero, così come di salire su un elicottero per andare a pranzo a mare”. Al centro della vicenda ci sono anche i rapporti pessimi tra il figlio della Diva, Andrea Milko Skofic, e Andrea Piazzolla che ha usato parole molto dure in aula. “Io rivendico le mie parole perché corrispondono alla verità – ha affermato l’ex factotum – e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Il rapporto tra Gina e Milko è sempre stato molto teso. Gina non è andata neppure al matrimonio del figlio non condividendo la sua scelta. Io non ho interferito, ho fatto al contrario di tutto perché le frequentazioni riprendessero, salvo constatare in tanti anni il costante disinteresse del figlio che ha spesso disdetto all’ultimo minuto appuntamenti ai quali la madre teneva molto”.
“Il figlio non si è mai presentato né ha fatto una telefonata di auguri”
Andrea Piazzolla ha puntato il dito contro il figlio di Gina Lollobrigida accusandolo di essere stato assente nella sua vita: “I primi anni della mia frequentazione con Gina, abbiamo invitato Milko alle feste di compleanno della Lollo. Non si è mai presentato né ha fatto una telefonata di auguri, salvo oggi affermare che è rammaricato di non aver avuto un rapporto con lei”. Il figlio della Diva ha così commentato la sentenza: “Non potevo parlare liberamente con mia madre e gli hanno raccontato che io la volevo fare internare, ma volevo solo che qualcuno super partes potesse controllare le spese di Piazzolla”. Nonostante il giudice abbia dato ragione alla famiglia in primo grado, Andrea Piazzolla sostiene di aver ricevuto numerosi attestati di solidarietà: “Molte persone mi hanno scritto e chiamato per dirmi come loro conoscono bene l’amore che mi legava a Gina e quello che ha rappresentato per noi il nostro rapporto”.