07 Settembre 2021, 12:12
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Nel suo libro “Senza paura” in uscita il prossimo 14 settembre, Alessandro Zan – deputato del Pd e attivista Lgbt che dà il nome alla legge contro l’omotransfobia bloccata in Senato – smaschera il bigottismo e l’ipocrisia che caratterizzano l’Italia e più in particolare la politica.
A tal proposito, Alessandro Zan racconta un curioso aneddoto in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”: “Oggi tra Camera e Senato, ci sono 945 parlamentari. Quelli apertamente gay e lesbiche sono quattro: Ivan Scalfarotto, Tommaso Cerno, Barbara Masini e io. È statisticamente impossibile che siamo solo noi quattro e io so per certo che ci sono parlamentari gay in Forza Italia e in Fratelli d’Italia. In vacanza a Mykonos ho incontrato un deputato della Lega, del quale mi ricordo cartelli particolarmente aggressivi contro la legge Zan. Stava baciando un uomo”.
“Parlamentari omosessuali? Ce ne sono molti, ma molti di più di quelli che si dichiarano. Facciamo un 5 per cento”, disse qualche anno Vladimir Luxuria ai microfoni di “Morning Show” in onda su Radio Padova commentando le insinuazioni di Vittorio Sgarbi sull’orientamento sessuale di Luigi Di Maio. “Mi ricordo che quando sono stata eletta c’erano tanti politici che si avvicinavano e mi dicevano: ‘Mi raccomando, non dire che mi hai visto in quella discoteca…’ – svelò l’ex parlamentare – Essere omosessuali in politica non dovrebbe essere discriminante e nemmeno un merito. Cerchiamo di capire che non c’è nulla di strano o anomalo in questo”.
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07 Settembre 2021, 12:12