Domenica 21 gennaio, nello spazio “Tutti pazzi per Sanremo”, Mara Venier ha ospitato alcune vecchie glorie del Festival tra cui Tony Dallara. Il cantante 87enne, che vinse nel 1960 in coppia con Renato Rascel con il brano “Romantica”, si è esibito a “Domenica In” dopo essere stato due mesi in coma. Un momento molto emozionante a margine del quale la conduttrice si è commossa sino alle lacrime e ha chiesto di mandare un filmato perché impossibilitata a continuare. Sulle pagine del “Corriere della Sera”, Aldo Grasso ha “infilzato” Mara Venier rimarcando l’età dei suoi ospiti.
“Ci sono parole che hanno una soverchiante forza evocativa, aprono mondi dimenticati”
“A un certo momento, nel presentare un cantante con qualche acciacco fisico, Mara Venier ha ricordato che era un ‘urlatore’ – ha esordito il critico televisivo – Ci sono parole che hanno una soverchiante forza evocativa, aprono mondi dimenticati, creano un innesco emotivo inaspettato. Negli anni 50, l’appellativo urlatori, affibbiato dalla stampa dell’epoca con connotazioni spregiative, identificava un gruppo di giovani cantanti emergenti che si contrapponevano ai principali interpreti della melodia all’italiana: a Claudio Villa, Nilla Pizzi, Luciano Tajoli, Tonina Torrielli. Il filone degli urlatori italiani fu aperto nel 1958 da Tony Dallara con il successo di ‘Come prima’, seguito poi dagli urlatori cosiddetti ‘melodici’, come Betty Curtis e Joe Sentieri, e da quelli più aggressivi come Little Tony, Adriano Celentano e Mina. Ci fu anche un film: ‘Urlatori alla sbarra’, 1960, di Lucio Fulci”.
“C’erano Al Bano, Marina Occhiena, Michele, Maurizio Vandelli, Tiziana Rivale e Bobby Solo”
“Il momento? Nel salotto di ‘Domenica in’, in trasferta a Sanremo, Mara Venier stava accompagnando al centro del palco Tony Dallara perché riproponesse ‘Come prima’ e ‘Romantica’. E chi li scalza questi arzilli vegliardi? C’erano Al Bano, Marina Occhiena (la bionda dei Ricchi e poveri), Michele, Maurizio Vandelli, frontman dell’Equipe 84, Tiziana Rivale – ha continuato – Accanto agli urlatori c’erano gli imitatori, come Bobby Solo che veniva presentato come l’Elvis Presley italiano. È nel Sanremo del 1964 che viene consacrato il suo successo, quando presenta in coppia con Frankie Laine ‘Una lacrima sul viso’”.
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“Su Canale 5, Maria De Filippi offriva la versione domenicale di ‘Amici’ piena di giovani”
“In realtà cantò in playback per un presunto abbassamento della voce – ha precisato Aldo Grasso – Era già successo nel 1955 con Claudio Villa con ‘Buongiorno tristezza’: era febbricitante in albergo e sul palco fecero sentire il disco della canzone. Sanremo non butta via niente. Se Mara Venier si circonda dei ‘vecchi’ urlatori, nel 1956, al termine della competizione, il Festival propose i vincitori dei primi quattro festival trasmessi solo alla radio. Così il distinto pubblico nella sala del Casinò poté cantare a squarciagola ‘Papaveri e papere’. Intanto, su Canale 5, Maria De Filippi offriva la versione domenicale di ‘Amici’, piena di giovani per un pubblico di giovani”.
