Alberto Dandolo, giornalista napoletano di “Dagospia” e “Oggi”, è stato picchiato a sangue. Sabato 25 maggio, due sconosciuti si sono presentati di prima mattina nella sua abitazione milanese, lo hanno preso a calci e pugni e ferito ad una mano con un’arma da taglio. Prima di andare via, i due teppisti con “accento del centro Italia” lo avrebbero anche minacciato intimandogli “Ti devi fare i ca**i tuoi, la devi smettere di rompere i cog**oni”. Stando a quanto riferisce l’Adnkronos, una terza persona avrebbe fatto da palo durante l’aggressione. Dopo un breve ricovero al pronto soccorso, Alberto Dandolo ha sporto denuncia contro ignoti. “Esiste un filmato delle ferite che gli sono state inferte – si legge sul “Fatto Quotidiano” – in cui si vede la mano del cronista che sanguina copiosamente”.
“Dagospia”: “Tira un’aria più brutta di quanto si possa immaginare”
“Tira un’aria più brutta di quanto si possa immaginare. Siamo abituati a pressioni, minacce, querele, diffide – scrive “Dagospia” – Ora siamo alla violenza fisica. Ma continueremo a fare il nostro lavoro e a denunciare, finché ci sarà possibile, chi ce lo impedisce”. Un punto di vista sposato anche dal direttore di “Oggi” Carlo Verdelli. “Chi ha picchiato a sangue il mite e informato giornalista di Oggi e Dagospia? Per conto di quale mandante? – si chiede in un post condiviso su X – E a chi ‘non dovrebbe più rompere i cog**oni’? Anche la linea della violenza fisica è superata. È gravissimo, spero sia chiaro a chiunque”.
Carlo Verdelli ha raccontato al “Fatto Quotidiano” di aver sentito l’ultima volta Alberto Dandolo intorno alle 16 e di averlo trovato “ancora sotto choc”.
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Carlo Verdelli: “È un segno gravissimo per chiunque fa questo mestiere”
“Al momento – ha aggiunto Carlo Verdelli – posso solo dire che mi auguro come tutti che la magistratura e le forze dell’ordine facciano delle indagini approfondite per capire chi ha fatto questo. A una persona che lavora come giornalista e che non ha scritto niente di grave. È un segno gravissimo per chiunque fa questo mestiere”. Al coro di sdegno si è unito via X anche Vittorio Di Trapani, presidente della Fnsi: ”L’aggressione subita da Alberto Dandolo è gravissima: un salto di qualità nel clima d’odio. Mi auguro che vengano individuati presto gli aggressori e i mandanti. A chi ‘non deve rompere i cog**oni’? Massima vicinanza a lui, a Dagospia e a Oggi”. A condividere le sue parole è Serena Bortone. “Terribile”, ha commentato la conduttrice Rai.
