Due incidenti mettono a rischio la cosiddetta “sfida dei rulli” di “Ciao Darwin”. Stando a quanto riporta “TvBlog”, la produzione […]
Due incidenti mettono a rischio la cosiddetta “sfida dei rulli” di “Ciao Darwin”. Stando a quanto riporta “TvBlog”, la produzione del programma antropologico condotto da Paolo Bonolis starebbe valutando l’eliminazione della temutissima prova, inclusa nel Genodrome, dalla scaletta della trasmissione. Il motivo? Gli infortuni che si sarebbero verificati durante alcune puntate registrate e non ancora andate in onda (non è chiaro se le scene saranno tagliate, ndr.). In particolare, nel tentativo di superare i rulli rotanti, un ragazzo avrebbe riportato la frattura di tibia e perone, mentre un altro concorrente sarebbe caduto di schiena. Per entrambi la prova si sarebbe dunque conclusa al pronto soccorso.
+++ AGGIORNAMENTO +++
Gabriele, questo il nome del concorrente di “Ciao Darwin” caduto di schiena durante la “sfida dei rulli”, rischierebbe la paralisi. A raccontare il dramma del 54enne romano a “Il Messaggero” è il cugino Stefano Ambrosetti. L’uomo ha spiegato che il congiunto, operato d’urgenza, si trova ancora ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Umberto I di Roma. “L’operazione è perfettamente riuscita, ma dal momento della caduta a oggi, dal collo in giù è completamente immobile. Gabriele è vigile e cosciente ma non riesce a muoversi. Le sue condizioni sono critiche”, ha raccontato Ambrosetti.
Il concorrente, impiegato in un ingrosso di pesce, “ha riportato lo schiacciamento di due vertebre, con una lesione al midollo che ha compresso il torace, impedendogli di respirare”. La famiglia punta il dito contro il programma condotto da Paolo Bonolis e in particolare contro autori e responsabili della comunicazione rei di essere stati poco sensibili dopo l’incidente: “Hanno continuato a registrare nonostante un fatto così grave. Hanno continuato come se nulla fosse, tanto che sulla pagina Facebook di Ciao Darwin continuano a postare notizie scherzose. Altro che caduta di schiena la sua: stiamo vivendo un incubo”.
