Pietro Taricone, cinque anni senza "O’ guerriero" - Foto - Perizona Magazine

Pietro Taricone, cinque anni senza “O’ guerriero” – Foto

Daniela Vitello

Pietro Taricone, cinque anni senza “O’ guerriero” – Foto

| 29/06/2015

Cinque anni fa, il 29 giugno 2010, moriva Pietro Taricone, il palestrato-sciupafemmine della prima edizione del “Grande Fratello”, forse il concorrente più amato delle tredici stagioni del papà di tutti i reality. 

Taricone stava partecipando ad un corso per la sicurezza in volo riservato ai paracadutisti esperti. La mattina del 28 giugno, dopo l’incidente, viene ricoverato all’ospedale di Terni in condizioni disperate. Nemmeno un intervento durato nove ore riuscirà a strapparlo alla morte. 

“O Guerriero”, questo il nome con cui era stato ribattezzato durante  la sua partecipazione al reality, dopo l’esperienza televisiva aveva recitato in alcune fiction tra cui “Distretto di polizia 3”, “Codice rosso” e “Tutti pazzi per amore”, mentre per il grande schermo era apparso nei film “Ricordati di me” di Gabriele Muccino, “Feisbum – il film”, “Maradona – La mano de Dios” di Marco Risi e “Radio West” di Alessandro Valori, occasione dell’incontro con la futura compagna di vita Kasia Smutniak. Dalla loro unione nascerà la figlia Sophie.

Il giorno del compleanno di Taricone Kasia Smutniak, oggi legata al produttore Domenico Procacci, ha voluto dedicargli un dolcissimo post sul suo profilo Facebook. “Oggi avresti compiuto 40 anni… – ha scritto l’attrice – Chiunque lo abbia conosciuto ha capito che era una persona speciale, era veramente unico. Lui era sempre molto riservato, sensibile e molto schietto. Io sono stata la più fortunata perché l’ho avuto per otto anni tutto per me. In questi otto anni abbiamo fatto di tutto, ci siamo detti tutto. Avevamo litigato, ci eravamo lasciati, poi siamo tornati insieme. È stato proprio il paracadutismo a farci ritrovare. Noi ci siamo ritrovati, eravamo felici. Non potevamo darci più di così. Io so che in quel momento lui era felice… Prima di saltare mi ha mandato un bacio, facendo la faccia buffa, hanno riso tutti. Poi si è lanciato. Non si è reso conto di niente, è morto col sorriso in faccia. Io ero accanto a lui. Se potessi scegliere un modo di morire, vorrei anch’io morire così: nel momento più felice della vita”.

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