Jessica Schillaci affida il suo dolore per la scomparsa del padre, l’eroe di Italia ‘90 Totò Schillaci, ad un articolo scritto di suo pugno e uscito sull’edizione palermitana del quotidiano “La Repubblica”. La primogenita di “Totò gol” stroncato mercoledì 18 settembre all’età di 59 anni da un tumore al colon, racconta l’ultima estate trascorsa con il genitore e i suoi ultimi giorni di vita. Ma anche chi era davvero “l’uomo che si nascondeva dietro quegli occhi fuori dalle orbite”. Jessica descrive il padre come “un uomo semplice”. “E la semplicità è una virtù – precisa – la stessa virtù che mio padre mi ha lasciato in eredità. Per carità, non aveva l’ambizione di tenersi alla larga dalla fama ma non l’ha nemmeno coltivata, alternando momenti di popolarità a momenti in cui è completamente scomparso dai radar dei mass media. Ed è soprattutto in quei momenti che mio padre è stato un grande padre”.
Il dolore di Jessica: “Non è stato facile dirgli addio”
Jessica spiega come ha vissuto il suo status di figlia di una leggenda vivente del calcio, specie da piccola: “Io ho vissuto la vita di una bambina figlia di un personaggio famoso, non ci ho capito molto ma mi piaceva l’amore delle persone che per strada incontravano papà, alcuni esageravano addirittura inchinandosi quando lo vedevano. Mi rendeva felice tutto quell’entusiasmo. È stato a suo modo un eroe ma per me era solo un padre. Il nostro rapporto non è stato sempre facile, ma quale rapporto fra genitori e figli è facile? Certamente, non è stato facile dirgli addio”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
La figlia di Totò Schillaci: “Il suo quadro clinico non lasciava nessuna speranza”
Jessica vive a Verona e fa l’infermiera. “Conosco la trafila del fine vita ma intraprendere questo cammino con il proprio padre, con un padre giovane, è davvero lacerante – ammette – Abbiamo parlato, abbiamo anche scherzato finché è stato possibile. Abbiamo ricordato i momenti più belli delle nostre vite, quelli che non si potranno mai dimenticare, che nessuna morte potrà mai portarmi via. Il suo quadro clinico non lasciava nessuna speranza ma io avrei voluto salvarlo, non è stato possibile”. Quindi racconta un aneddoto che la dice lunga sull’amore che Totò Schillaci nutriva per i suoi tre figli: “Tre giorni fa, al suo capezzale, io e mio fratello Mattia gli abbiamo detto che davanti all’ospedale c’erano già le tv. Ci ha risposto: ‘A me importa solo di voi’. E ci ha chiesto scusa perché ha pensato di non essere stato presente tutte le volte che avrebbe voluto, che noi avremmo voluto. Io faccio l’infermiera a Verona e sono tornata per stare assieme a lui in questi giorni di profondo dolore”.
“Negli ultimi giorni papà ha iniziato a giocare una partita che sapeva già di avere perso”
“Ho preso le ferie a luglio per stare assieme a papà – confida Jessica Schillaci – Siamo andati al mare a Isola delle Femmine, avrebbe voluto portarmi in barca ma faceva già tanta fatica. Ci siamo accontentati di un bagno al mare e di un super pranzo a base di pesce. È stato bellissimo, c’era chi salutava l’eroe di Italia 90 e chi — i ragazzini — l’ex calciatore che non avevano mai visto giocare ma che avevano scoperto in tv. Quando mi ha riaccompagnato all’aeroporto si vedeva che faticava. La situazione è precipitata negli ultimi giorni: papà ha iniziato a giocare una partita che sapeva già di avere perso. Ma se l’è giocata fino in fondo pensando non a sé stesso ma alle persone che ha amato e che continuerà ad amare ovunque si trovi adesso. Ovunque siano i suoi occhi fuori dalle orbite”. I funerali di Totò Schillaci saranno celebrati venerdì 20 settembre, alle 11.30, nella Cattedrale di Palermo.