Ornella Muti, nome d’arte di Francesca Romana Rivelli, si racconta in una lunga intervista al “Corriere della Sera”. L’attrice 67enne svela di non aver mai amato il suo nome d’arte: “È stato Damiano Damiani a farmi cambiare nome, da Francesca Rivelli a Ornella Muti, un connubio che si rifà a due opere di Gabriele D’Annunzio: la Ornella della Figlia di Iorio e la Elena Muti del Piacere. Ma a me non è mai piaciuto. Oltretutto, ogni tanto su certi set qualcuno, i primi tempi, mi prendeva in giro, giocando su Muti la muta… vabbè, la cattiveria non manca mai… ci può stare”.

“La bellezza mi ha aperto molte strade ma mi ha anche penalizzato”

La diva del cinema italiano fa una riflessione sulla bellezza basandosi sulla sua esperienza personale: “La bellezza mi ha portato avanti, aprendomi molte strade, impossibile negarlo, ma mi ha anche penalizzato, perché esiste il pregiudizio: pensano che sei bella e non brava, quindi devi impegnare il triplo della fatica per dimostrare che non è così. A volte ammetto di aver avuto la sensazione che alcuni registi mi abbiano usato solo per l’aspetto fisico senza preoccuparsi delle mie capacità artistiche”.
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“In amore, in certi casi, non ho voluto vedere ciò che era evidente”

In amore, si scopre, è una sognatrice: “Mi creo dei film in testa, mi costruisco dei racconti romantici, favole che non corrispondono alla realtà. Noi donne, a volte, veniamo messe sugli altari dagli uomini, altre volte ci comportiamo come le geishe. Io non appartengo né all’una, né all’altra categoria. L’importante è comunque credere nell’amore, però io sono cieca e vado sbattendo a destra e a manca: in certi casi nella mia testolina bacata non ho voluto vedere ciò che era evidente”.

“Rimase incinta a 18 anni, mi consigliarono di abortire”

La conversazione si sposta poi sul privato e Ornella Muti parla della sua prima gravidanza. L’attrice aveva 18 anni quando rimase incinta di Naike e disse no all’aborto. “Innanzitutto erano altri tempi, praticamente la preistoria rispetto a oggi, e poi non ho voluto – racconta – Mia madre però me lo chiese: anche se in Italia l’aborto era illegale, all’estero si poteva fare tranquillamente. Persino il mio agente cinematografico di quel periodo me lo consigliò, perché dovevo girare un film. Avrei dovuto abortire per fare un film? Assolutamente no! Quindi ho deciso di portare a termine la gravidanza, altrimenti il Signore mi avrebbe detto “pussa via!”… ed è nata Naike”.

“Adriano Celentano? Non è il caso di parlarne”

Infine, Ornella Muti si rifiuta di parlare di Adriano Celentano. Tra il 1980 e il 1981, i due girarono insieme due film cult, “Innamorato pazzo” e “Il bisbetico domato”. L’intesa fu subito fortissima. Nel 2014 Celentano svelò di aver avuto un flirt con la Muti. La rivelazione non piacque all’attrice che nel 2017, in un’intervista a “Il Messaggero”, dichiarò: “L’unica infedeltà della mia vita. Ma Adriano non avrebbe dovuto raccontarlo, tantomeno senza avvertirmi”. Al “Corriere della Sera”, ribadisce il concetto: “Non è il caso di parlarne… Oltretutto è stato lui, una volta, a fare dichiarazioni in merito con sua moglie presente, un errore da parte sua e io sono rimasta francamente un po’ sorpresa. Che ci vogliamo fare? Questo è l’universo maschile: io, a suo tempo, ho avuto rispetto della sua famiglia”.