Grave lutto per il campione olimpico di salto in alto Gianmarco Tamberi. Lo zio Giorgio Bartolucci è stato stroncato da un arresto cardiaco mentre faceva footing a Sirolo, in provincia di Ancona. L’uomo, di professione imprenditore, aveva compiuto 61 anni lo scorso aprile. Era il titolare della Bartolucci Fixing System, azienda di Camerano, sulla Direttissima del Conero, specializzata nella produzione di tasselli e sistemi di fissaggio in plastica. L’annuncio è arrivato dai social dello stesso sportivo che sulle sue storie di Instagram ha pubblicato una foto dello zio accompagnata da una dedica: “Sei stato un maestro di vita”. Gianmarco Tamberi era molto legato all’uomo e si evince dalle parole amare del suo messaggio social: “A volte la vita sa essere veramente una me*da”. La tragedia è avvenuta nella serata di martedì 13 maggio. L’uomo stava facendo una camminata veloce nei sentieri del Coppo, in via Ancarano, quando è stato colpito da un malore improvviso sotto gli occhi di un amico che camminava con lui.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Lutto per Gianmarco Tamberi, lo zio era una figura di riferimento per il campione
Dopo il malore sono scattati subito i soccorsi allertati dall’amico. In pochi minuti sono arrivati gli operatori del 118 che hanno provato in tutti modi a rianimare l’imprenditore, ma non c’è stato nulla da fare. Inutile anche il lungo massaggio cardiaco a cui è stato sottoposto e l’utilizzo del defibrillatore. Giorgio Bartolucci era sposato con Catia Piastrellini, sorella della mamma di Gianmarco Tamberi, e aveva due figli, Leonardo e Tommaso. Appassionato di sport, in particolare di basket, era una figura di riferimento per la famiglia del campione. La salma di Giorgio Bartolucci è stata trasferita alla Casa Funeraria di San Biagio di Osimo, in attesa dei funerali. Intanto il campione sta cercando di ritrovare la concentrazione dopo una serie di eventi familiari che hanno minato la sua serenità. Nel luglio del 2022, come ricorderanno gli appassionati, il campione olimpico aveva licenziato il padre che gli faceva da allenatore.

“Non avere rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita”
Tempo fa, in un’intervista al “Corriere della Sera”, Gianmarco Tamberi commentò la vicenda spiegando: “Quando ho lasciato papà ho avuto paura, è lui che mi ha insegnato a saltare ma le cose non funzionavano più”. Poi ha aggiunto: “Mi impose di scegliere tra basket e atletica, non l’ho mai perdonato”. Il padre, Marco Tamberi, 66 anni, è un ex saltatore ed è stato due volte primatista nazionale, e ha partecipato alle Olimpiadi di Mosca. Un incidente stradale a 27 anni lo mise ko con la rottura del tendine d’Achille. Oltre al legame sportivo sembra essersi spezzato anche quello personale: “Il rapporto si è rovinato a tal punto che ad oggi è compromesso – ha dichiarato al settimanale “Oggi” nel 2023 -, e se il tempo lo sistemerà, ancora non posso saperlo. Praticamente non ci parliamo più. Credo che essere genitore non debba mai discostarsi dall’essere papà. Cioè genitore è uno che insegna a vivere e mio padre lo è stato in maniera esemplare. Però è mancata la parte da papà, quella di spiegarti le cose con amore”.
Una circostanza che il campione vive con sofferenza, tanto che in occasione dell’intervista con Francesca Fagnani a “Belve” dello scorso anno ha ammesso: “Non avere rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita”.