Il dramma di Wilma Goich: "Ho perso mia figlia Susanna, ho perso tutto" - Perizona Magazine

Il dramma di Wilma Goich: “Ho perso mia figlia Susanna, ho perso tutto”

Daniela Vitello

Il dramma di Wilma Goich: “Ho perso mia figlia Susanna, ho perso tutto”

| 08/09/2020

Ospite della prima puntata stagionale di “Storie Italiane”, Wilma Goich racconta in lacrime il dolore indescrivibile della perdita di una […]

Ospite della prima puntata stagionale di “Storie Italiane”, Wilma Goich racconta in lacrime il dolore indescrivibile della perdita di una figlia. Cinque mesi fa, Susanna – nata dalla sua unione con Edoardo Vianello – è scomparsa alla soglia dei 50 anni a causa di un brutto male che non le ha lasciato scampo. Susanna Vianello era una speaker radiofonica, aveva ereditato dai genitori la passione per il canto e ha lasciato un figlio di 23 anni.

“E’ accaduto tutto in un mese. E’ dura, molto dura – esordisce la Goich – Non è che tutte le volte che ne parlo piango, sto cercando di superare i vari livelli….piano piano. Sono cinque mesi oggi….troppo poco tempo. C’è un vuoto pazzesco che è difficile riempire. Lo riempio coi pensieri, coi ricordi, con mio nipote che mi sta vicinissimo. Anche Edoardo mi sta vicino perché lui soffre come me, è suo padre. Ci siamo tutti riavvicinati ma non è sufficiente, non basta, perché manca il personaggio principale”.

“E’ accaduto tutto in fretta – prosegue – Lei soffriva di sciatica, dato che non passava ha fatto una risonanza, poi la tac e da lì è uscito tutto ed era troppo tardi. Era già molto avanzato, al quarto livello. Io non sapevo perché non mi hanno detto esattamente tutto. Mi hanno detto ‘sta male, inizieremo le cure’. Punto. Non avevo capito che fosse così grave. Sapevo che aveva un tumore al polmone ma non sapevo che avesse già preso le ossa. L’ho saputo strada facendo, casualmente. Poi è entrata in clinica e dopo una settimana non c’era più. La cosa che mi fa soffrire di più è questa. Questo distacco è avvenuto così repentinamente, mi ha scioccato. Il primo mese parlavo come un robot, velocissima, perché non mi rendevo conto. Dopo un mese ho avuto un crollo terrificante e non riuscivo più a parlare con nessuno perché piangevo in continuazione”.

“Mio nipote che ha 23 anni, nonostante soffra anche lui, mi sta aiutando tantissimo – conclude – E’ dolcissimo, educato, un ragazzo di altri tempi. Mi dice che dobbiamo essere forti perché Susanna non vorrebbe che ci lasciamo andare. Ci facciamo forza reciprocamente. A volte mi chiedo ‘come si fa?’. Devo riprendermi. Vorrei tornare senza lacrime qui. Vorrei sorridere guardandola come faccio spesso quando penso a lei e alle cose belle che abbiamo vissuto ma è dura. E’ innaturale sopravvivere ad un figlio. Pensavo che mia figlia sarebbe stata il bastone della mia vecchiaia. Devo andare avanti perché adesso c’è mio nipote. Susanna la sento molto vicina, le parlo molto e lei mi dà molta forza”.

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