Elena Di Cioccio: l'Hiv, il suicidio della madre, la cocaina

Elena Di Cioccio a cuore aperto: l’Hiv, il suicidio della madre, la dipendenza dalla cocaina

Germana Bevilacqua

Elena Di Cioccio a cuore aperto: l’Hiv, il suicidio della madre, la dipendenza dalla cocaina

| 30/03/2023
Elena Di Cioccio a cuore aperto: l’Hiv, il suicidio della madre, la dipendenza dalla cocaina

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Elena Di Cioccio ha svelato di recente di essere sieropositiva da 21 anni. La conduttrice ed ex Iena ha deciso di parlarne in tv con un monologo, proprio nella trasmissione “Le Iene“. Dopo anni di dolore e frustrazione, Elena Di Cioccio si sente pronta a mettersi a nudo, senza doversi più nascondere o sentirsi in colpa per una condizione che fa parte ormai della sua vita e che ha accettato con grande fatica. In un’intervista al “Corriere della Sera”, la conduttrice ha parlato del suo nuovo progetto, un libro in uscita il prossimo 4 aprile dal titolo “Cattivo sangue” in cui parla della sua vita fatta di sfide e dolori ma anche di rivalsa e rinascita. La malattia è rimasta un segreto per 21 anni, una decisione che l’ha costretta a fingere di essere mille persone, tutte diverse da quella che lei è davvero. “Dopo anni passati divisa tra la paura e la rabbia, non mi sento più in difetto di niente – spiega – Io sono questa cosa qui e non voglio più nascondermi. Quando incontro ogni singola persona mi domando se, come e quando dire che sono sieropositiva: lasciando la mia parola scritta ora lo do per fatto, una volta per tutte”.

Elena Di Cioccio (Foto da Instagram)

Elena Di Cioccio: “Ero una persona scrupolosa, anche nei rapporti, eppure è successo”

Le reazioni della gente alla sua malattia?: “Ho sperimentato ogni tipo di reazione in risposta a questa cosa: fuga, compassione, rabbia. Ma il problema è la partenza, non la risposta: è come sto io rispetto a questa cosa. Oggi un aiuto arriva grazie alla medicina che ha fatto finire l’epoca dell’alone viola, della paura, sia per voi ma anche per noi”. Elena Di Cioccio racconta di essere stata sempre attenta e scrupolosa nei rapporti, ma non è bastato: “Ero una persona scrupolosa, anche nei rapporti, eppure è successo. Mi fanno molta impressione le signore su con l’età che ho visto in cura, in ospedale, nei reparti dedicati: mi si spezzava il cuore perché si guardavano attorno come alieni al cospetto di una cosa che le terrorizzava. Non era il loro posto, ma invece è un posto anche per loro”. La malattia ha pesato anche sul suo desiderio di diventare mamma, un tema che affronta anche nel libro: “È un capitolo molto sofferente per me. Oggi una donna sieropositiva negativizzata può avere rapporti anche senza preservativo e rimanere incinta. Per me non è stato così: diventare mamma non poteva essere lo slancio di un momento di passione ma serviva un passaggio tecnico che metteva in campo un altro gioco, la pianificazione. La maternità è stato un tasto veramente dolente, ma mi piacciono molto i bambini e mi ci diverto un sacco”.
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Elena Di Cioccio (Foto da Instagram)

“Mia mamma aveva stratificato una quantità di dispiaceri davvero grande”

Nel libro Elena Di Cioccio parla anche di momenti dolorosi legati alla famiglia, la separazione dei genitori e il suicidio della madre, la manager Anita Ferrari: “La separazione, non facile, tra i miei non ha aiutato – racconta – Ma in quegli anni però succedeva. Sono cresciuta prima del dovuto, dei buchi sono rimasti. Il mio intento non era sparare contro i miei genitori, come contro nessun altro. Ma volevo raccontare me stessa, la mia verità. Processare il dolore non è uno sport per tutti e mia mamma aveva stratificato una quantità di dispiaceri davvero grande, non processandoli, appunto. Alla fine se la sono portata via”. La conduttrice confida anche che suo fratello è morto a tre anni, soffocato: “L’ho scritto in poche righe perché non volevo indugiare su questo dolore ma era necessario per raccontare davvero chi fosse mia mamma”.

Elena Di Cioccio (Foto da Instagram)

“E’ stato difficile uscire dalla dipendenza alla cocaina”

Nel suo libro, l’ex Iena racconta di un periodo in cui ha sperimentato diverse dipendenze: “La dipendenza ti crea una situazione di benessere e, soprattutto, un’alternativa: ti impegna, anche quando poi si gira e ti mostra l’altra faccia della medaglia. Il tuo impegno diventa anche cercare di uscire dal buco”. “La cocaina è stata un passaggio giovanile che è poi diventato altro – continua – Sì, uscirne è stato molto faticoso e ringrazierò mia mamma per sempre per avermi fatto sentire il peso di quello che stavo facendo quando mi ha scoperta”. Come l’ha scoperta? “Eravamo a un matrimonio, sono uscita dal bagno e me la sono trovata davanti: tu che sei su di giri non ti accorgi di niente ma da fuori si vede tutto benissimo. Lei mi ha detto solo: no, anche tu no. Era così spaventata, così addolorata e impotente che mi è proprio passata attraverso”. Dipendenze che negli anni sono degenerate anche in relazioni tossiche in cui veniva anche picchiata, come racconta lei stessa: “È sempre il tema del non proteggersi, qualcosa che non voglio fare più. Se sei in anoressia di affetto anche uno che alza la voce o peggio ti sta dando attenzione”.

Elena Di Cioccio (Foto da Instagram)

“Con papà non abbiamo rapporti, ognuno è andato per la sua strada”

Un libro quello di Elena di Cioccio che riguarda da vicino anche il padre (Franz Di Ciccio, cantante e batterista della PFM, ndr.). Di lui svela: “Questa volta ho deciso di preoccuparmi solo di me: preoccuparmi degli altri è stata la mia occupazione principale per tutta la vita, ora avevo solo bisogno di essere me stessa. Con papà al momento non abbiamo rapporti, ognuno è andato per la sua strada… e se penso a tutti quelli che mi chiamano per avere il suo numero o dei biglietti… ma c’è sempre domani. Domani può sempre accadere qualcosa di inaspettato”.


Pubblicato il 30/03/2023 11:32

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