Covid, Zangrillo: "Lavativi seriali gli asintomatici che non lavorano per settimane"

Covid, Zangrillo: “Lavativi seriali gli asintomatici che non lavorano per settimane”

Daniela Vitello

Covid, Zangrillo: “Lavativi seriali gli asintomatici che non lavorano per settimane”

| 08/07/2022
Covid, Zangrillo: “Lavativi seriali gli asintomatici che non lavorano per settimane”

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Alberto Zangrillo torna a far parlare di sé. Negli ultimi due anni, il direttore dell’Unità operativa di anestesia e rianimazione generale del San Raffaele di Milano si è sempre posto come una voce fuori dal coro in tema di coronavirus. Ieri il medico personale di Silvio Berlusconi ha lanciato un tweet che ha scatenato non poche polemiche. “Accade che lavativi seriali, positivi al test Covid–19, non lavorino per settimane, sebbene asintomatici. Così si distrugge il Paese”, ha scritto sollevando un vero e proprio polverone.

Il tweet di Alberto Zangrillo

Il parere di Roberto Burioni

Tra quanti hanno detto la loro anche Roberto Burioni. “C’è molto trambusto riguardo a un tweet del mio amico Alberto Zangrillo che si esprime sulla durata dell’isolamento con la sua – diciamo così – usuale energia dialettica – ha rilevato il virologo –  Non voglio neanche sfiorare la polemica sui lavativi che non mi interessa, ma Alberto, forse involontariamente, pone un problema estremamente importante che dovrebbe essere scientificamente all’ordine del giorno e non lo è. Partiamo da un presupposto: di questo virus, a meno di vaccini miracolosi al momento non in vista, NON CI LIBEREREMO MAI”.

Roberto Burioni (Foto da video)

“Col Covid dovremo convivere per l’eternità”

“Potevamo sperarlo nella primavera del 2021 – ha proseguito – quando non conoscevamo ancora la capacità di questo virus di generare nuove varianti e potevamo sperare in un’immunità di gregge che potesse far fare a questo virus la fine del morbillo. Ora sappiamo che non è così: con COVID al 99,9% dovremo convivere per l’eternità, come con l’influenza. Diventa dunque importante chiarire un punto fondamentale: per quanti giorni una persona che si è ammalata deve essere isolata?”.

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Alberto Zangrillo (Foto da video)

“Ovviamente non possiamo lasciare in circolazione persone contagiose”

“Ci sono recenti ricerche che approfondiscono questi aspetti – ha concluso – ma è necessario secondo me impegnarsi in maniera molto intensa nel chiarire i dettagli dell’infettività dei positivi perché questi dati sono a questo punto importantissimi. Ovviamente non possiamo lasciare in circolazione persone contagiose; allo stesso tempo non possiamo permetterci – come società – di privarci del lavoro di troppe persone per un eccesso di precauzione. Dopo i vaccini e gli antivirali è giunto il momento di capire come unire le esigenze di sicurezza sanitaria con quelle economiche, sociali e culturali del Paese. Come bilanciarle è compito ESCLUSIVO della politica: ma i dati sui quali decidere deve fornirli la scienza”.

Pubblicato il 08/07/2022 16:44

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