Chi ha un pene piccolo tende ad acquistare auto di lusso per attenuare la sofferenza provocata da questo deficit e accrescere l’autostima. Quello che prima era solo un cliché, adesso avrebbe anche un riscontro scientifico. La correlazione emerge da uno studio preliminare (che non ha ancora passato l’ormai famosa revisione tra pari, ndr.) firmato da un gruppo di psicologi del Dipartimento di Psicologia sperimentale dell’University College London (UCL). “Questi risultati sollevano domande intriganti per la ricerca futura”, hanno dichiarato i ricercatori.
Coinvolti 200 uomini di età compresa tra i 18 e i 74 anni
Lo studio ha coinvolto 200 uomini inglesi di età compresa tra i 18 e i 74 anni sottoposti a 12 test online. Ai partecipanti è stato chiesto di indicare quale prodotto avrebbe voluto comprare scegliendo tra oggetti di lusso e di uso quotidiano. Al fine di far crollare la loro autostima sono state al contempo inserite informazioni errate sulle dimensioni medie degli organi sessuali della popolazione maschile.
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I ricercatori hanno fornito volutamente ai partecipanti dati errati
In particolare, ad alcuni è stato detto che la dimensione media di un pene eretto è di 18 centimetri, ad altri di 10. Nessuna delle due affermazioni è veritiera. Più l’autostima dei soggetti coinvolti dell’indagine si abbassava, più erano portati a desiderare auto di lusso come compensazione ad un deficit che pensavano di avere rispetto al resto della popolazione. I ricercatori hanno rilevato che questa tendenza era molto più marcata negli uomini con più di trent’anni.
L’industria automobilistica di lusso riconoscerà tale correlazione?
“L’ipotesi che collega il desiderio di auto di lusso e dimensioni piccole del pene nella psiche maschile è supportata dai dati di questo articolo, e spiegherebbe l’esistenza del prolungamento fallico dell’auto nelle barzellette quotidiane, nelle pubblicità e nei discorsi accademici – hanno sottolineato gli studiosi – L’industria automobilistica di lusso potrebbe non essere disposta a riconoscere questo collegamento, ma i nostri risultati sì”.
