Massimo Giletti si difende: "Ho 60 anni, non accetto lezioni di giornalismo da nessuno"

Massimo Giletti si difende: “Ho 60 anni, non accetto lezioni di giornalismo da nessuno”

Daniela Vitello

Massimo Giletti si difende: “Ho 60 anni, non accetto lezioni di giornalismo da nessuno”

| 13/06/2022
Massimo Giletti si difende: “Ho 60 anni, non accetto lezioni di giornalismo da nessuno”

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Massimo Giletti ha rotto il silenzio dopo le polemiche che lo hanno travolto per la chiacchieratissima puntata di “Non è l’Arena” andata in onda in diretta da Mosca la scorsa settimana.

Massimo Giletti in diretta da Mosca (Foto da video)

Giletti cita l’intervista di Enzo Biagi a Luciano Liggio

“‘Sa cosa pensavo l’altra sera mentre aspettavo di vedere in televisione l’intervista al boss mafioso Luciano Liggio? Pensavo che ero in buone mani. Finalmente quel mafioso, con il sorriso satanico, con un corpo da bambolotto, aveva davanti a sé un interlocutore giusto. Un giornalista vero, uno che sa come comportarsi e sa anche come rispondere. E invece Enzo Biagi ha dato al boss la licenza di infamia. Ha offerto al boss un palcoscenico per i suoi deliri’. Questo era il commento scritto da un giornale importante come ‘Repubblica’ nel 1989 ad un’intervista che uno dei più grandi giornalisti italiani, Enzo Biagi, fece a Luciano Liggio”, ha esordito ieri sera a “Non è l’Arena”.

Massimo Giletti e Alessandro Sallusti (Foto da video)

“Chi si espone è sempre oggetto di attacchi”

“Ora…lo dico prima che domani qualcuno scriva che ci paragoniamo a Enzo Biagi e sono ben conscio dei miei limiti, il punto interessante è che Enzo Biagi viene attaccato perché aveva fatto qualcosa di molto difficile – ha precisato – Viene criticato perché chi si espone e non sta nella normalità è sempre oggetto di attacchi e lo deve mettere in preventivo”.

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Massimo Giletti e Maria Zakharova (Foto da video)

“Non ho mai fatto programmi da salotto. Troppo facile”

“Io ho messo assolutamente in preventivo che andando in Russia mi sarei potuto esporre a delle critiche com’è giusto che ci siano – ha proseguito – In questi giorni, non ho risposto agli attacchi che ho ricevuto perché ho detto ‘risponderò in televisione’. Chi mi conosce sa che io non ho mai fatto programmi da salotto. Troppo facile. Sono sempre andato a cercare qualcosa di diverso. Quando ho fatto la battaglia contro le scarcerazioni dei mafiosi, nessuno mi ha seguito tant’è che sono stato isolato e per questo sono finito sotto scorta”.

Massimo Giletti e Alessandro Sallusti (Foto da video)

“Sono andato a Mosca per conoscere il punto di vista del nemico”

“Il punto è uno solo: è utile o non è utile sentire il pensiero del nemico? – ha chiesto – Io credo che sia utile. Credo che sia importante ascoltare gli altri per capire come ragionano. Ho deciso di andare a Mosca perché volevo conoscere il punto di vista del nemico. Penso sia utile per il pubblico. Nessuno di noi poi ha mai giustificato quello scempio orribile che è la guerra voluta dalla Russia contro l’Ucraina. Quella sera La7 è diventata la terza rete nazionale, ha fatto un record. Quindi vuol dire che il pubblico voleva capire cosa c’era dall’altra parte”.

Massimo Giletti (Foto da video)

“Sono stato francescano, è vero, ma volevo dialogare”

“Io ho parlato con l’intellighenzia russa, con dissidenti – ha aggiunto – Mi son fatto un’idea, giusta o sbagliata che sia ma me la sono fatta con i miei occhi. Ho 60 anni, non intendo dare lezioni di giornalismo a nessuno ma nessuno deve insegnare a me come fare le cose. Soprattutto i colleghi che stanno nei palazzi e che da sempre fanno da megafono per il potere. Qualcuno ha scritto che sono stato un po’ francescano, che sembravo San Francesco perché non mi opponevo forse con violenza a Maria Zakharova (portavoce del ministro Sergej Lavrov, ndr.). Beh, forse sì. Ma deve anche tenere conto che il mio spirito era di dialogare. Ero in Russia e il mio atteggiamento era giustamente lo spirito di San Francesco”.

Alessandro Sallusti (Foto da video)

Alessandro Sallusti: “Qui non siamo a ‘Ballando con le stelle’”

Quindi Giletti ha dato la parola ad Alessandro Sallusti. Una settimana fa, il direttore di “Libero” aveva abbandonato il collegamento dopo aver bacchettato il conduttore torinese. Ieri sera, Sallusti ha ribadito il suo punto di vista e ha spiegato perché secondo lui il Cremlino “è un palazzo di me**a”. “In quel palazzo si sta decidendo di sparare su civili, donne e bambini, di affamare popolazioni – ha detto – E’ un posto che trasuda sangue da tutte le pietre. A parte che anche Enzo Biagi può sbagliare. Probabilmente quell’intervista al capo della mafia senza un contradditorio è stata un errore. Anche i grandi possono fare degli errori. Io sono contento che tu l’altra sera hai fatto il record di ascolti, però qui non siamo a ‘Ballando con le stelle’ dove l’importante è intrattenere il pubblico. Da te si parla di cose maledettamente serie”.

Massimo Giletti (Foto da video)

“Mi sono trovato in un mega spot di Putin contro l’Occidente”

“Io andrei a piedi o a cavallo a Mosca a intervistare Putin ma l’altra sera non mi sono trovato in un dibattito dove è interessante ascoltare la posizione del nemico – ha aggiunto – Mi sono trovato in un mega spot di Putin contro l’Occidente, contro di noi e contro di te che sei l’unico giornalista europeo che si ostina a cercare di capire le loro ragioni. Anche se anche stasera, per come hai impostato l’introduzione, mi sembra di capire che i cattivi siamo noi”.

Massimo Giletti in collegamento da Mosca (Foto da video)

Giletti: “Non accetto che l’Europa sia succube del pensiero americano”

“Perché solo oggi dici che quel palazzo è di me**a? Perché non hai fatto editoriali anche negli anni passati? – ha domandato Giletti – Figurati se dobbiamo prendere lezioni di democrazia dai russi.  Io ero lì per capire, non per insultare. Non ho trovato propaganda, ho ascoltato come vivono loro la questione. Io starò sempre dalla parte dell’Ucraina invasa e dalla parte degli americani, ma detto ciò non accetto che l’Europa scompaia e che sia succube del pensiero americano. Nessuno di voi vuol vedere la distruzione dell’economia mondiale. Mentre noi parliamo, le Borse di venerdì sono crollate e la fatica di arrivare a fine mese si sta avvertendo. Se questa guerra non finisce, finisce male”.

Massimo Giletti in collegamento da Mosca (Foto da video)

“La vediamo in modo diverso ma mi ha fatto piacere spiegarsi”

“Questa è demagogia – ha ribattuto Sallusti – Se l’Europa smette di dare le armi, finisce l’Ucraina. Dire ‘basta armi’ vuol dire consegnare l’Ucraina a Putin. Purtroppo non c’è un’altra via”. “Va bene, la vediamo in modo diverso. Però mi ha fatto piacere spiegarsi qua in Italia”, ha chiosato il conduttore di “Non è l’Arena”.

Pubblicato il 13/06/2022 12:13

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