Gianluca Vacchi dovrà pagare 200mila euro, il giudice dà ragione al fratello

Gianluca Vacchi dovrà pagare 200mila euro, il giudice dà ragione al fratello

Daniela Vitello

Gianluca Vacchi dovrà pagare 200mila euro, il giudice dà ragione al fratello

| 13/05/2022
Gianluca Vacchi dovrà pagare 200mila euro, il giudice dà ragione al fratello

4' DI LETTURA

Dopo la separazione non priva di frizioni, Gianluca e Bernardo Vacchi sono finiti in tribunale. A riportare la notizia, ripresa dai principali quotidiani italiani, è il sito tag43.it. Eredi di una delle più importanti famiglie di imprenditori italiani, i due fratelli si sono scontrati su un affare avviato prima della loro scissione e andato male per colpa della pandemia. Tutto ruota attorno a due società: la Boato International Spa che avrebbe dovuto produrre le Enjoybike, cyclette di lusso con lampade a infrarossi (che avrebbero consentito di abbronzarsi pedalando, ndr.), e la Gvlifestyle Srl che avrebbe dovuto venderle a palestre e centri sportivi sfruttando le doti da influencer di Gianluca, il fratello maggiore.

Gianluca Vacchi (Foto Instagram)

La lite per una fornitura non pagata di cyclette di lusso

Al momento del divorzio, la Boato è andata al 51enne Bernardo e la Gvlifestyle a Mr. Enjoy. In sospeso, è rimasta una fornitura non pagata di cyclette e un debito da saldare per 200 mila euro. A quel punto, Bernardo ha portato Gianluca in tribunale. Il giudice ha dato ragione al fratello minore. Se non pagherà, per l’imprenditore-influencer bolognese potrebbe scattare il pignoramento di beni e diritti fino all’ammontare complessivo di 200 mila euro.

Gianluca Vacchi (Foto Instagram)

Quando Gianluca disse: “L’ho liquidato con 100 milioni di euro”

Lo scorso febbraio, Gianluca Vacchi aveva rilasciato un’intervista a Candida Morvillo per il “Corriere della Sera” per fare alcune precisazioni sul divorzio imprenditoriale dal fratello. Bernardo è uscito dalla holding di famiglia e ha dato vita ad una nuova realtà imprenditoriale nella quale avrebbe investito poco più di 100 milioni di euro, ovvero la somma con cui il fratello l’avrebbe liquidato. La star dei social si era detta stufa di leggere che la sua attività di influencer e deejay minerebbe l’immagine imprenditoriale della famiglia.

Gianluca Vacchi (Foto Instagram)

“Se ha questa disponibilità economica, lo devo solo a me”

“Ogni volta che ci sono di mezzo io, si vuole creare una Dynasty che non c’è – aveva dichiarato – Io, verso mio fratello, sono sempre stato mosso da affetto nel proteggerlo e nel creargli un patrimonio. Mio padre è morto che avevo 30 anni, l’ho sempre avuto a cuore come un figlio. Gli auguro di fare il suo percorso, spero si faccia consigliare bene e che abbia successo. Il mondo fuori dalle mura protette di casa è fatto di gente che non ci pensa due volte a guardare il proprio interesse. Chiunque sarebbe preoccupato. Io conosco il mestiere di imprenditore e, se lui ha questa disponibilità economica, lo deve solo a me”.

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Gianluca Vacchi (Foto Instagram)

“Non lo sento da mesi, al rancore rispondo con affetto immutato”

Gianluca Vacchi aveva anche confessato di non sentire il fratello da molti mesi: “Purtroppo, quando si creano certe frizioni, può accadere che ci si allontani. Per me, è un dispiacere. Nessuna buona azione rimane impunita. Lo sancisce la disciplina psicologica: quando ottieni grandi benefici, finisci per provare rancore verso chi ti ha dato i benefici. Una cosa inspiegabile, ma esiste. Ovviamente, quando ti capita di subire quel rancore, se sei lucido, e io lo sono – nel caso qualcuno pensi che a ballare su Instagram la lucidità si perda – non puoi far altro che rispondere al rancore con affetto immutato”.

Gianluca Vacchi con la fidanzata Sharon Fonseca (Foto Instagram)

Bernardo: “Nessuna liquidazione e regalo di quote da parte sua”

All’epoca, Bernardo Vacchi aveva replicato attraverso una lettera inviata dal suo legale a “Dagospia”: “Tengo innanzitutto a precisare che non vi è stata alcuna liquidazione e regalo di quote da parte del Sig. Gianluca Vacchi. Il capitale sociale di COFIVA, holding di partecipazioni e con oggetto sociale consistente nella gestione di pacchetti azionari e quote di altre società nonché di proprietà mobiliari ed immobiliari, era ripartito tra me e Gianluca. Con il passare del tempo, in ragione dell’acuirsi, in seno alla compagine societaria, di una crescente divergenza negli obiettivi strategico-imprenditoriale e negli interessi sociali, si è fatta sempre più sentita l’esigenza di addivenire ad una riorganizzazione societaria finalizzata all’effettiva continuazione dell’attività imprenditoriale da parte di ciascuna società partecipante all’operazione che, da un lato, permettesse il mantenimento degli investimenti finanziari effettuati in capo alla Società e, dall’altro, l’assegnazione ad una società beneficiaria di nuova costituzione di valori mobiliari e disponibilità liquide nell’ottica di impiego di tali risorse finanziarie per avviare, implementare o continuare, in proprio, iniziative imprenditoriali, senza dover dipendere dalle scelte operate dall’altro socio. Per tali ragioni, nell’ottobre 2021, con una operazione di Scissione Parziale Asimmetrica ai sensi degli artt. 2506 e ss del Codice Civile, tali asset sono stati assegnati ad una società beneficiaria di nuova costituzione, la BV Holding srl, interamente controllata dal sottoscritto”.

Pubblicato il 13/05/2022 15:56

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